1. Che casino (capitolo 2)


    Data: 02/03/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autoerotismo Autore: Signor No, Fonte: RaccontiMilu

    ... assunto una tonalità fantozziana quasi imbarazzante. Ma è stata divertente, con un conclusivo tre a due per loro e diversi infortuni, per quanto leggeri.
    
    Seguono le consuete docce negli spogliatoi (No, nessuno si è piegato a raccogliere le saponette) e pizzata tutti insieme. Durante la cena mi arriva un messaggio da Arianna.
    
    – Allora, chi ha vinto? –
    
    – Loro, purtroppo. Ma si sono portati anche a casa più infortuni. –
    
    – Che peccato… la prossima volta vengo a fare il tifo! Vi siete fatti male? –
    
    – Credo ti annoieresti, non ne vale la pena. Qualche sbuccione qua e là, niente di serio. –
    
    – Non vengo a divertirmi, ma a farvi vincere! ZIO! Mi fai stare in pensiero? –
    
    Mi vengono in mente mille risposte diverse, nessuna di queste è adatta a mia nipote.
    
    – Sono una roccia, nulla mi può spezzare. Tu? Tutto bene? Hai bevuto? –
    
    – Sarà meglio! Certo zio, tutto bene. Certe cose non si mettono per iscritto. –
    
    – Arianna… –
    
    La sua risposta è un bacio con il cuore.
    
    – Non vorrai farmi stare in pensiero tutta la notte, vero? –
    
    – Farò la brava, promesso. Ora ti saluto che entriamo. Un bacione! –
    
    – Divertiti, ciao! –
    
    «Chi era? Nuove conquiste?» Mi chiede Mario, uno della mia squadra, quando mi vede mettere via il telefono.
    
    «Ma che dici? È mia nipote.»
    
    Gliene ho già parlato, sa di chi sta parlando e vi lascio immaginare i suoi commenti quando ha visto un paio di foto della ragazza.
    
    «Ah. Lei. Io davvero non so come fai…»
    
    «A far cosa?»
    
    «A ...
    ... vivere con una tale sventola e non farci nulla.»
    
    «Mario, se non fossi mio amico ti sarei già arrivato. Oltre a essere mia nipote, ha vent’anni. Quasi venti meno di me. Potrebbe essere mia figlia.»
    
    «Ma non lo è» ghigna Luigi seduto di fronte a me, «io avrei già inzuppato il biscotto.»
    
    «Altroché!»
    
    «Siete due ritardati, ecco cosa siete.»
    
    Posso forse dar loro torto? Arianna è di una bellezza e di un fascino non comuni. Non posso ammettere che sì, me la scoperei più e più volte se non ci fossero quelle due clausole. Forse, però, se non ci fossero, le nostre vite non si sarebbero nemmeno mai incrociate.
    
    «E comunque, credo di doverti correggere.»
    
    Guardo Mario senza capire.
    
    «Hai detto che è figlia di Roberto, che è tuo cugino, giusto?»
    
    «Sì.»
    
    «Eh, vedi? Allora non è tua nipote. È tua cugina. Di secondo grado.»
    
    Sospiro. Non ci ho mai capito nulla con i gradi di parentela.
    
    «Non cambia molto la sostanza.»
    
    Mario ghigna divertito. Luigi gli dà man forte.
    
    «Come no? Come ben sai, è noto che non c’è cosa più divina che trombarsi la cugina!»
    
    Scoppia una risata e non mi resta che arrendermi alla demenza dei miei colleghi/amici.
    
    Dopo la pizzata i più ostinati, tra cui io, si concedono una birra prima di rientrare a casa.
    
    Sono stanco, mi sento a pezzi quando finalmente mi chiudo l’uscio alle spalle. Butto il borsone in un angolo, ci penserò domani. Quando passo davanti alla porta della camera di Arianna mi fermo. Ho la tentazione di sbirciare ...