1. Che casino (capitolo 2)


    Data: 02/03/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autoerotismo Autore: Signor No, Fonte: RaccontiMilu

    ... pensare alla seconda opzione.
    
    «Oh sì, è molto carino. Mettigli una tuba in testa e sembra saltato fuori daAlice nel paese delle meraviglie.»
    
    Lei aveva sorriso maliziosa.
    
    Per mia fortuna l’incidente, se così vogliamo chiamarlo, si era chiuso lì e non c’erano stati altri episodi pericolosi. Insieme all’impiegata ci eravamo organizzati per una consegna a domicilio e tutto era filato liscio.
    
    Almeno fino al momento dei saluti. Da programma Arianna e suo padre sarebbero tornati a casa e lei sarebbe poi risaliti nel week end successivo per montare i mobili. Mi trovai a discutere con Rob. Ero certo che io e Arianna saremmo stati più che in grado di sistemare tutto e, alla fine, coalizzandoci, eravamo riusciti a vincere la battaglia. Io avrei preparato il letto e, una volta arrivata, avremmo montato tutto il resto.
    
    Ci eravamo allora salutati. Arianna mi aveva abbracciato calorosamente e avevo sentito le sue tette contro il mio petto. Era un semplice abbraccio, ma dopo lo spettacolo di poche ore prima, mi era riuscito difficile viverlo in maniera innocente.
    
    Ero tornato a casa, mi ero preparato la cena e la sera, davanti a Netflix, mi ero sorseggiato un whisky giapponese dal sapore forte e affumicato.
    
    Tutto era filato liscio.
    
    Ora Arianna vive da me da due mesi ormai. È una coinquilina perfetta. Continua ad aver un comportamento talvolta ambiguo nei miei confronti, e più di una volta mi sono trovato a fantasticare su di lei e su quel corpo sotto il mio, ma sono ...
    ... stato bravo. È mia cugina e ha la metà dei miei anni. Dovrei cercarmi una compagna.
    
    Siamo a metà ottobre. È venerdì. Chiudo il borsone e faccio per uscire di casa. Questa sera mi aspetta una partita di calcetto coi colleghi. Devo confessare di non averne particolarmente voglia, ma è uno di quegli appuntamenti che non si possono saltare. Mentre attraverso il corridoio Arianna esce dalla sua camera e, per poco, non mi prende un colpo. Indossa un tubino nero attillato che la fascia senza lasciar nulla alla fantasia, le tette devono essere strette in un push-up perché non le ho mai viste così gonfie. Le gambe sono fasciare dalle calze, ai piedi due decolté con un tacco vertiginoso. È la prima volta che la vedo così truccata e resto spiazzata. Questa non è l’Arianna che conosco io, non ha nulla della ventenne che sono ormai abituato a vedermi girare per casa. Ho un tuffo al cuore. Non posso farci nulla, è davvero bella e, vestita così, davvero provocante. Sento un prurito diffondersi nel basso ventre.
    
    «Ciao zio, esci?»
    
    «Sì, partita a calcetto con i colleghi. Deduco che anche tu non resterai in casa.»
    
    Intanto andiamo in sala, lei davanti a me. Non riesco a distogliere lo sguardo da quel culo e da quelle cosce e non riesco a smettere di pensare a quanto possa essere caldo là in mezzo.
    
    «Vado a bere una cosa con i miei amici dell’università, poi andiamo a ballare per il compleanno della Sabrina.»
    
    Sabrina… Sabrina… questo nome non mi è nuovo. All’improvviso ricordo. È ...
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