I racconti della buona notte: contemplando mia moglie in una notte d’estate
Data: 01/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69
... indifferente a qualcosa a tre, però mi ha detto che si è già un po’ compromessa con il tipo con cui sta ballando”. Leggi un misto di eccitazione e di delusione negli occhi dei due miei nuovi amici che, essendo io più vecchio di loro, speravano li potessi aiutare a concludere. “….forse – aggiunsi – potrei provare a vedere se riesco a staccarla dal tipo, ma poi non so se riesco a liberarmene a lungo. Casomai la convinco ad uscire nel parcheggio, ma dovete essere pronti …in fondo sul lato che dà sulla strada c’è una specie di sgabuzzino dove il gestore del locale tiene le sedie e i tavoli, se la convincete a seguirvi là, poi vi raggiungo, perché vorrei anch’io la mia parte di figa, stasera. Però almeno mi offrite da bere….”.
Quando , dopo una pausa di balli veloci venne annunciata una a breve pausa feci un cenno ad Anna affinchè mi raggiungesse al bar, dove brevemente la convinsi a conoscere i due ragazzi, chiaramente, le dissi, non perché pensassi che ci facesse qualcosa, ma giusto per eccitarci un po’ prima di abbandonare il locale e che, comunque sarei stato nei pressi.
Dissi ad Anna di uscire dal locale che certamente i due ragazzi le sarebbero venuti dietro e quindi gli proposi di dargli un po’ di corda perché poi sia Franco che io saremmo venuti in suo aiuto lasciando i due fanciulli con un palmo di naso! Staccatomi da Anna feci segno diedi il pollice su ai due ragazzi, accompagnandolo con una strizzata d’occhi, come a dir loro che era fatta e quando Anna ...
... abbandonò il locale vidi i due ragazzini seguirla all’esterno. Nel frattempo mi raggiunse Franco a cui spiegai il motivo dell’uscita di Anna, e gli proposi di aspettare qualche minuto prima di interrompere il gioco che avevo studiato per i due. Passato un quarto d’ora di orologio Franco mi fece segno di uscire e così ci ritrovammo fuori dal locale. Non vedendo i tre da nessuna parte mi diressi verso lo sgabuzzino che avevo indicato ai ragazzi, ma anche lì non c’era alcuna traccia dei tre. Rimasi un po’ perplesso perché a questo punto mi stavo chiedendo cosa mai fosse successo fin quando Franco mi disse che forse Anna era andata verso la macchina che avevamo parcheggiato dall’altra parte del piazzale. All’epoca avevamo una Audi80, bianca, molto spaziosa e comoda e l’avevo parcheggiata proprio sul confine del piazzale, cosicché mentre il lato sinistro era illuminato dal lampione, quello destro, in ombra, dava su un giardino buio ed era proprio da quella parte si intravedevano delle persone. Avvicinandomi mi resi subito conto di come Anna, aperto lo sportello posteriore si fosse messa di traverso sulle ginocchia con uno dei ragazzi che, sollevata la gonna da dietro e poste le mani sui fianchi se la stava sbattendo con un certo vigore, mentre all’interno dell’abitacolo si vedeva la siluette dell’altro ragazzo seduto dietro il posto del guidatore e con la testa abbandonata indietro. Non visti dal trio mi raggiunse Franco, anche lui sorpreso dalla scena, che ammetto era completamente ...