Eva, ragazza facile - 1
Data: 26/02/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: mia-michael, Fonte: xHamster
... bacia sulla guancia e nel farlo preme le sue tettone contro il mio petto minuto dicendo: “Buona fortuna piccolina.”
Vado all’indirizzo che mi è stato dato, lungo un canale. Si tratta di un ristorante che si chiama Chez Bruno. C’è anche un dehors, ma per arrivarci bisogna prima entrare nel bar. Entro. Vedo un grand’uomo baffuto di una cinquantina d’anni dietro il banco e una dozzina di clienti che devono essere persone del posto, tipo operai o marinai che si occupano delle barche. Ce ne sono molte sul canale. Ciò che mi sorprende è che sono tutti vestiti, al contrario di me, nuda come un verme il giorno della nascita.
Gli dico: “Buongiorno signore. Vengo da parte della signora Mireille.”
“Sì, è mia cognata. Vuoi prenotare un tavolo per stasera?”
Mi trovo nel bar, di fronte al padrone e percepisco una dozzina di occhi che si posano sul mio sedere… E’ molto fastidioso e imbarazzante.
“La signora Mireille mi ha detto che sta cercando una cameriera.”
“Sì, avevo una cameriera ma mi ha lasciato. Tu hai già lavorato nel mondo della ristorazione?”
Non me la sento di mentire e gli rispondo: “No, ma sono motivata e lavorerò sodo.”
Un cliente dietro di me fa notare: “Non avrà esperienza, ma ha di meglio! Girati piccola e mostra al padrone il tuo lato migliore.”
Capisco bene cosa vuol dire. Arrossendo nuovamente, mi giro. Il gestore del bar fa un bel fischio e aggiunge: “E’ innegabile che le tue chiappe valgano più di qualsiasi attestato.” Tutti ridono, io un ...
... po’ meno.
“D’accordo, ti prendo in prova.”
“Grazie molte.”
“Ascolta: qui il lavoro è duro. Dovrai aiutare nella pulizia fra le dieci e le undici insieme alle altre, poi fare servizio qui nel bar e nel dehors dalle undici a mezzanotte.”
Ah, bene, sono per lo meno quattordici ore di lavoro! E di pulizia, come mia madre. Certo che pulire tutta nuda, questo sì che sarà speciale! Ma in fondo quale altro lavoro potevo trovare? E poi, pensandoci bene, potrò incontrare molta gente…
A questo punto è decisivo che lui possa anche alloggiarmi. Per questo aggiungo: “Dovrei anche trovare una camera poco cara.”
Uno dei clienti mi dice: “Puoi venire da me, ho un gran letto.”
Grasse risate. Sono consapevole che tutti continuano ad ammirare le mie chiappe.
“C’è una piccola stanza qui, puoi dividerla con un’altra cameriera.”
Non mi resta che accettare. Gli do la mano, palmo verso l’alto: “Sono la sua nuova cameriera”. Lui mi dà il cinque. Abbiamo concluso l’affare, come dei mercanti di cavalli. Un cliente gli chiede: “Potrebbe cominciare subito, Bruno? Le daremo dei consigli.”
“Va bene. Posa il tuo sacco, piccola.”
Lo poso e senza di esso mi sento veramente nuda in mezzo a tutti quegli uomini. Il gestore mi chiede come mi chiamo. Eva, gli rispondo. Subito uno dei clienti mi chiama: “Eva, portami un petit Ricard, piccola.”
“E a me un pacchetto di patatine.”
“E un perroquet.”
Forza Eva, muovi il culo! Vado dietro il bancone, prendo un bicchierino e chiedo a ...