Eva, ragazza facile - 1
Data: 26/02/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: mia-michael, Fonte: xHamster
CAP D’AGDE
Luglio 1980
Mi chiamo Eva e intendo parlarvi a lungo del mio sedere. Non crediate che sia fissata con questa parte del corpo, a dire il vero sono sempre stati i ragazzi a interessarsene tanto. Io non ne sono così entusiasta, avrei di gran lunga preferito essere più equilibrata, rinunciando volentieri a un po’ di culo in cambio di qualcosa di meglio di una seconda.
Un amico un giorno mi ha detto: “Se giocassi a volley con delle brasiliane sulle spiagge di Ipanema tutti quanti ammirerebbero le tue chiappe!”
Ma che gentile… Intendiamoci, ho un bel posteriore, ma se fosse un po’ meno grosso sarebbe meglio! L’unico vantaggio e non da poco, è che piace enormemente agli uomini. Comunque sia, sono considerata estremamente seducente.
Sono bionda con grandi occhi grigi, che ho ereditato dalla nonna svedese. Non ho mai conosciuto mio padre e ho l’impressione che mia madre non abbia mai saputo veramente chi fosse. Lei ha trentotto anni ed è bella. E’ da lei che ho preso il fisico magro e le chiappe bombate.
Mia madre fa la domestica. Non si può dire che ci siano dei mestieri umili, ma alcuni sono per lo meno più gloriosi di altri. Lei lavora da una quindicina d’anni presso la stessa famiglia. Io la conosco bene, dato che ogni mercoledì pomeriggio mi tocca raggiungerla per aiutare mia madre a fare il bucato e appenderlo.
I suoi datori di lavoro non sono cattivi, ma sono pur sempre dei padroni. C’è il Signore, la Signora, il Signor Louis e la Signorina ...
... Evelyne. E’ così che li devo chiamare ogni volta che vado a trovarla. Loro non si formalizzano affatto nel dirmi cose del tipo: “Eva, portami una Coca Cola” oppure: “Suonano, vai ad aprire.”
Quando mi lamento un po’ con mia madre (in fondo non sono io la persona di servizio) lei mi risponde sempre: “lascia perdere…”
Questi signori tengono molto alle usanze: uniforme, riverenza, campanello per chiamare la servitù… tutta la tiritera, insomma. Devo ammettere di aver sempre trovato sexy mia madre nella sua uniforme con il grembiule bianco. Le sue natiche sono ben valorizzate, soprattutto quando si inginocchia. Diciamo che ho dei sentimenti ambigui riguardo il suo lavoro. Giocare a essere la serva okay, ma esserlo veramente, questo mai.
Mi sono sempre detta: “Sarò medico o avvocato, guadagnerò molti soldi e sarò io ad avere una domestica.” Purtroppo però devo ammettere di non aver mai brillato negli studi, avendo conseguito a malapena il diploma.
Per scappare dalla mia condizione proletaria non mi resta che rimorchiare qualche riccone. Ammetto che non sia il massimo, ma che volete? Non sono affatto timida e so di piacere un sacco agli uomini!
Quest’estate mia madre deve andare a Touquet insieme alla famiglia per cui lavora. Ho deciso di partire sola per il sud della Francia e più esattamente per Cap d’Agde. Già mi immagino nuda sulla spiaggia a farmi corteggiare dai ricchi giovanotti. Conto di non restare sola a lungo, potendo usare la mia arma migliore, va a dire il mio ...