Filippa 2 - Finalmente a casa!
Data: 22/02/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Filippa2, Fonte: EroticiRacconti
... regolare ricevuta.
La notte era trascorsa, le ore erano volate, i nostri piaceri soddisfatti.
Ma l’ora dell’addio era vicina.
Donato mi accompagnò fin sotto casa.
Poco prima gli dissi: “Dobbiamo dirci addio?”
E lui: “No, nessun addio, nessun arrivederci. Sono parole che portano soltanto angoscia e dispiacere. Salutiamoci con quella parola che tutto il mondo ci invidia. Diciamoci “CIAO”.
“Sta bene. Ciao Donato”
“Ciao Filippa.”
E la nostra meravigliosa avventura finì in quel momento.
Mai più una telefonata, un messaggino, neanche uno squillo sul cellulare per dire: “Ti ricordo.”
Ma tutto sommato fu meglio così. Avevo pur sempre una casa ed una famiglia da dover accudire. E le ultime notizie, quelle che chiamavo scherzosamente “provenienti dal fronte orientale”, non erano buone. Per mio marito stava per terminare il periodo di cassa integrazione a zero ore e la vecchia zia, ormai ricoverata nella nostra casa, non dava segni di ripresa in salute.
Passarono circa dieci giorni in questa “tregua armata”. Poi il giorno del trasferimento.
Salutai tutti, lasciai lenzuola ed asciugamani nella stanzetta fino allora abitata, lasciai diversi indumenti ed una piccola offerta alla Caritas, poi con due trolley, in taxi, raggiunsi la stazione.
Mio marito mi attese con ansia sul marciapiede arrivo convogli.
Appena mi vide: “Una bella notizia. Credo davvero che mi assumeranno come magazziniere nel grande centro commerciale della città”.
Finalmente ...
... qualcosa di buono. In realtà, la manualità del mio consorte nel maneggiare il carello elevatore non aveva pari: riusciva a posizionare grandi contenitori a tanti metri di altezza con precisione millimetrica. Peccato che la precisione nella sistemazione si limitava ai soli contenitori di merce…… sarei stata molto più contenta se negli anni fosse stato in grado di posizionare con precisione il suo pisello…….
Giunti a casa, salutai la vecchia zia…..un grande dolore. La ricordavo piena di vita ed ora la rivedevo allettata, con difficoltà respiratorie e di movimento, ma lucidissima di mente.
Pensai un attimo cosa è la vita: fonte di felicità per alcuni, disgrazie e malattie per altri. Mi vennero in mente le parole del Manzoni ne “I promessi sposi: “la vita non deve essere un peso per molti e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto”.
Assicurai alla zia tutto il mio conforto e tutta la mia partecipazione. Non per nulla, per lei avevo ottenuto il trasferimento ed i benefici legati alla legge 104.
E forse iniziava a nascere in me il concetto di “redenzione”.
Mio marito, nel sistemare le valigie, scorse la ricevuta fiscale della suite.
“E questa cosa è?” disse stupito.
“Cosa vuoi che sia? La ricevuta fiscale del resort XXXX – E’ il presente che ho ritenuto di fare al primario per ringraziarlo. Avrei voluto regalargli uno smart box da utilizzare in seguito, ma la sua segretaria me lo sconsigliò e mi disse: “Per il carattere che ha ...