Clelia e lucia - Racconti Erotici

Clelia e lucia

... precedente alterco, dettò nuove condizioni. Il prezzo salì a milleduecento Euro. L'albergo in cui sarebbero avvenuti gli incontri doveva avere la jacuzzi e tutte le spese, ovviamente, sarebbero state a carico loro. Gli incontri dovevano avvenire la mattina dopo le dieci, dopo una abbondante colazione offerta da loro e lui doveva essere preparato con una fellatio. I coiti non sarebbero stai mai più di due a seduta. E le sedute non più di tre. In caso non si perfezionasse la gravidanza entro quelle tre sessioni, si sarebbe dovuto pagare ancora milleduecento Euro. In caso che Clelia fosse rimasta gravida Paolo si impegnava a non rivendicare alcun diritto verso il nascituro. Neppure quello di vederlo. Tutto fu messo per iscritto. Inoltre, per ragioni di sicurezza, le parti non si scambiarono informazioni tipo il cognome e l'indirizzo di residenza.

Clelia guardò Lucia arrossire dalla rabbia, mandare giù il boccone ed accettare obtorto collo.

Il primo incontro avvenne in un motel della periferia. Le due prepararono la vasca con l’idromassaggio, Lucia sembrava corrucciata. Clelia le chiese se era ancora convinta di quello che stavano per fare, Clelia le rispose con la stessa domanda. Seguì qualche istante di silenzio.

-"Pensa che splendore sarà il nostro bambino", ruppe gli indugi Clelia, poi si racchiuse in sé: "Dicono che la prima volta che vai con un uomo faccia male".

-"Sarà come una seduta dal dentista per una pulizia dentale: un po' di fastidio all'inizio e poi ...

... non sentirai più nulla. Non ti preoccupare."

Paolo arrivò puntuale con una rosa rossa in mano.

Lucia fece una smorfia di fastidio, ma lui la pose delicatamente a Clelia che accettò con un sorriso di circostanza e un grazie. Lucia obiettò che non era il caso di certe smancerie ma lui rispose che, vista la situazione, gli sembrava opportuno almeno un briciolo di romanticismo, sebbene di maniera. Lucia mise subito in chiaro che avrebbe presenziato alla copula e che Clelia sarebbe rimasta vestita e si sarebbe tolta solo i jeans e le mutandine. Paolo rispose che avrebbe potuto tenere la maglietta ma che avrebbe dovuto potere toccarle il seno, Lucia si oppose fermamente Paolo volle recedere dal contratto, i due si scontrarono verbalmente. Alla fine Clelia intercesse a favore del ragazzo e acconsentì alla richiesta di Paolo.

Paolo cominciò a spogliarsi, Clelia si mise la mano sulla bocca dall'imbarazzo e Lucia sbottò :

-“Ma cosa diavolo stai facendo?"

-"Mi spoglio. Dobbiamo fare sesso no?"

-"Pensi di essere sul set di un film porno?" nel frattempo si era messo a torso nudo mettendo in mostra un fisico tonico e perfettamente scolpito.

Clelia ebbe una smorfia di meraviglia che corresse immediatamente allo sguardo fulminante di Lucia, che ringhiò:

-"Rimettiti subito la maglietta! Porca di quella puttana!"

Lui obbedì e cominciò a sfilarsi i pantaloni.

Lucia gli pose un accappatoio e gli intimò di di andarsi a spogliare nell'altra stanza, che anche Clelia ...