Clelia e lucia
Data: 21/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Nepenthes, Fonte: Annunci69
(TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI)
Clelia e Lucia incrociarono il loro sguardo per caso, alla vigilia di Halloween, alla Rinascente di Milano. Una cercava un rossetto nero, l'altra un fondotinta bianco. Clelia chiese a Lucia se la qualità del rossetto che aveva in mano fosse buona.
Lucia conosceva i rossetti e faceva delle torte fantastiche. Clelia leccava la passera da spavento. Ciò fu un motivo più che sufficiente per far decidere alle due di non separarsi mai più. Dopo tre anni di idillio prefetto, a Clelia venne voglia di mettere su famiglia. Voleva sposare Lucia e, soprattutto, avere un bambino da crescere con lei.
Per la prima faccenda, quella del matrimonio, non ci sarebbero stati grossi problemi, la nuova legge sulle unioni omosessuali lo consentiva, bastava sbrigare le solite formalità burocratiche.
Per la seconda, le due optarono per la fecondazione artificiale ma questo non era consentito dalla legge. Quindi si rivolsero al mercato nero ma, i costi erano proibitivi per i loro modesti stipendi e i risultati non assicurati. Neppure ipotetici viaggi all'estero, verso paesi più permissivi, erano alla loro modesta portata. Decisero così di farsene una ragione e che sarebbero comunque state felici insieme. Ma Clelia, da quel giorno, si rabbuiò, era nervosa, scostante, assente, sempre pensierosa e triste. Lucia temeva fortemente per la tenuta del loro rapporto e tentava costantemente di ravvivare il loro amore con gesti carini e continue attenzioni, le quali ...
... però, non sortivano l'effetto sperato. Al di là delle parole rassicuranti di Clelia, Lucia capiva dalla qualità dei loro rapporti intimi, che il loro amore si stava lentamente, ma inesorabilmente raffreddando. Quindi cominciò a preoccuparsi seriamente. Un giorno Lucia raccolse, dal pavimento della metropolitana che la portava quotidianamente al lavoro, una di quelle riviste che si distribuiscono gratuitamente. Nell'ultima pagina, quella dedicata agli annunci, Lucia, solitamente, cercava qualche occasione, magari un oggetto usato ma carino, per fare un regalo a Clelia, e tra quegli annunci ne lesse uno che ritenne del tutto singolare:“ Maschio, universitario, QI superiore alla media, pallavolista, alto, giovane, sano, palestrato, ben dotato. Offresi come riproduttore, solo metodo naturale. Nessuna rivalsa di paternità successiva. Compenso da stabilire. Chiamare Paolo... " A cui seguiva un numero di telefono. Lucia fece un ghigno schifato, pensò a quanto gli uomini fossero tutti maiali e a cosa non si inventassero per farsi una scopata. La porta del metrò si aprì e lei si alzò velocemente per cambiare linea. Nel tragitto scaraventò la palla accartocciata di quella rivista nel primo cestino che incontrò, quasi con rabbia. Ma, appena salita sul secondo treno che raggiunse con una breve corsa, gli occhi di Lucia si fissarono sul pavimento e la sua mente cominciò ad elaborare ciò che, appena prima, non osava neanche pensare. Si alzò, a costo di perdere il posto, e cominciò a cercare ...