tuto ebbe inizio….quel dì – seguito 1
Data: 21/02/2023,
Categorie:
Racconti Erotici,
Sensazioni
Sesso di Gruppo
Autore: valerio, Fonte: RaccontiMilu
... giorno prima. Senza dire altro, mentre si truccava davanti allo specchio in camera, mi chiese – “se mi invita a vederci che faccio?”- Le dissi, “hai il polso della situazione, sentiti libera di prendere o meno le iniziative che ritieni” dissi questo trascurando che forse prima avremmo dovuto parlarne per condividere un percorso. Lei si girò, mi sorrise e mi disse “certo” senza aggiungere altro. Uscì di casa lasciandomi un bacio sulle labbra. Ero rilassato, soddisfatto, ma anche eccitato. Mi chiesi se fosse tutto vero o magari un sogno? No, era tutto vero ed il mio cazzo divenne duro. Mi toccai, la cappella era dura e l’asta rigida, il pensiero di lei così troia, così vogliosa di cazzo mi eccitò moltissimo e pensare minimamente a quello che sarebbe potuto accadere mi faceva vedere le stelle, in senso positivo! Si, provai ad immaginarla con Stefano accanto che, mentre la bacia, le infila una mano nella camicetta sbottonata trovando le sue tette libere, ed i capezzoli duri. Mi immaginai i movimenti delle sue palpate e lei, arrendevole e disponibile. Non riuscii a pensare ad altro perché venni in una copiosa sborrata. Si, solo pensarla a pomiciare con lui, sapendo lei che la sto guardando, spiando, rende noi diabolicamente complici in un’eccitazione sublime. In fin dei conti quel ragazzo le piaceva come maschio, da consumare. E’ tardi, ritornai in me e mi alzai. Ma quando sarebbe passato a prenderla? ed io? mi era sfuggito il mio ruolo in questa evenienza. Come avrei potuto ...
... vivere questa trasgressione? Diventai nervoso, ebbi il bisogno di chiamarla e di fermarla… ma poi ci ripensai. Devo essere lucido, dovevo solo trovare con lei una strategia per condividere quell’evento. Non sentivo tanto il bisogno di controllare, quanto il desiderio di partecipare, magari guardando, magari spiando. Dovevo assolutamente simulare una situazione e costruirla insieme a lei. La chiamai…. Lei mi rispose quasi incuriosita, era uscita di casa da poco. “che c’è tesoro ?” Tutto bene le dissi, ma dobbiamo parlare prima che si sviluppi la situazione. Lei annuì, capì al volo e riconobbe che non eravamo pronti. Comunque lui non si fece vivo, tranne un messaggio per augurarle una buona giornata. Come fare? a cena la sera fu l’argomento principale, anche se rimandammo la decisione a dopo cena. Sul divano facemmo varie ipotesi, lei mi propose di accompagnarla io in ufficio il giorno dell’incontro, e magari di chiedere a lui di accompagnarla a casa la sera. Mi sembrò una buona idea, soprattutto perché mentre lo diceva già pensavo a loro che pomiciano in macchina nei pressi di casa con io che passeggio avanti ed indietro sbirciando dentro. Certo non è il massimo. Dovevo trovare una soluzione migliore, fare il guardone in mezzo alla strada nei pressi di casa non mi sembrò una gran soluzione. La notte porterà consiglio. La notte invece portò una grande scopata, senza dire niente questa volta, solo i nostri respiri forti profondi e sincronizzati. Godemmo insieme facendo l’amore e ci ...