Il segreto del miliardario - 2
Data: 17/02/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... più deciso.
Ascoltai i suoi grugniti, i fremiti del suo corpo possente, le espressioni bestiali sul suo viso, mentre i suoi colpi diventavano via via più veloci e profondi, e non appena lo sentii ansimare ancora più profondamente, strinsi il culo, così da fargli fare più attrito mentre entrava e usciva da dentro di me, aumentando il suo godimento.
Urlò, così forte che nemmeno un elefante che barrisce arriva ad un volume tale, e un istante dopo si fermò, tenendo il cazzo dentro, e sparandomi un paio di fiotti di sperma così potenti e abbondanti da riempirmi del tutto subito, così lo tirò fuori, e finì di sborrare venendomi sul petto, sul viso, sul collo, dappertutto, continuando a sospirare come un animale ferito, con la faccia deformata dal piacere e rivoli di sudore che scendevano dalla fronte sulle sue guance.
Le bordate di sperma che uscirono dalla sua cappella, furono così tante, così potenti, e così forti, che mi ritrovai col viso coperto di sborra, coi pettorali gocciolanti e con un occhio che mi bruciava in modo incredibile, mentre lui ansimava fra le risate, continuando a smanettarsi il cazzo fino a quando non ebbe più sperma da darmi.
Andò indietro, un passo soltanto, cadendo di nuovo seduto sul divano, mentre io rimasi disteso, distendendo le gambe da un lato, e raccogliendo con le dita tutto quel succo denso e profumato, ingoiandolo ...
... velocemente, fino a ripulirmi del tutto, poi gattonai fra le sue cosce, prendendogli in bocca quel mostro ormai sfinito e penzolante, succhiando e leccando per bene, ripulendolo da ogni traccia di sborra.
“Ancora non capisco come cazzo fai a farmi sborrare così! Ogni volta vengo sempre di più, sempre più forte, così tanto che mi sembra che mi escano fuori anche le palle!”
“Sarà colpa del mio culo”
“Mi sa di sì” disse, ridendo, “adesso è meglio che ce ne andiamo a dormire, domani sarà una giornata pesante per me” concluse, alzandosi e rimettendo nei pantaloni quel cannolo enorme.
Salimmo assieme, dopo che finii di raccogliere i miei vestiti, e ci salutammo con un abbraccio e un bacio, prima che ognuno si chiudesse dentro la sua stanza.
Ero sfinito, ma con le immagini della serata che continuavano a girarmi per la testa, il cazzo mi tornò duro in meno di un minuto, così, per riuscire a dormire, dovetti farmi una bella sega, sborrando di nuovo per aria come uno spettacolo di fuochi d’artificio, sorprendendomi di quanto sperma le mie palle fossero state in grado di produrre in così poco tempo.
Per fortuna, quella sveltina di mano mi aiutò a svuotare la mente da ogni pensiero porco, lasciandomi tranquillo e rilassato, pronto per finire in un sonno profondo, riposante, rigenerante, fino al mattino del giorno dopo.
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