Il segreto del miliardario - 2
Data: 17/02/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... dei muscoli dei miei arti alla perfezione, coi polsini senza elastico, ma perfettamente aderenti, mentre lo scollo rotondo lasciava scoperto metà del mio petto, passando sui pettorali senza rilievi, come la parte fra le mie gambe un’apertura che seguiva il contorno del mio inguine, passando giusto sopra il cazzo, finendo fra le mie cosce e ricongiungendosi sui miei lombi, sostenendo le mie chiappone e spingendo verso il basso il mio cazzone, non sapevo in che modo, ma quell’insieme era fantastico, come la sensazione che mi lasciava sulla pelle.
Dopo quell’attento ed eccitante esame, e col cazzo mezzo duro, mi vestii, indossando lentamente ogni capo che stava sopra il letto, infilando la camicia, aderente, morbida, chiudendo i polsi con i gemelli, e abbottonando ogni singolo bottone con movimenti lenti, assaporando quel rito come qualcosa di diverso dal solito.
Infilai i pantaloni, abbottonando quel grande bottone dorato, chiudendo la zip alzando il cursore, e poi infilai la cintura, infilandola nella grossa fibbia dorata, dopo aver sistemato per bene la camicia.
Annodai la cravatta, un doppio nodo all’inglese, così da renderla più grossa e perfetta, sistemandola per bene fra i lembi del colletto, perfettamente stirato.
Infilai le scarpe, annodando i sottili lacci con un bel fiocco, e prima di mettere la giacca, tornai in bagno, sistemando il ciuffo con uno schizzo di gel sulla mano, e poi conclusi il tutto infilando la giacca, abbottonando i due bottoni più ...
... bassi e tornando a guardarmi allo specchio.
“Sei splendido” mi disse, guardandomi col suo solito sorriso mentre mi sedevo di fronte a lui, a quel piccolo tavolo quadrato apparecchiato alla perfezione, con una minuscola candela in un vasetto di cristallo lavorato, pronti per i piatti che Filippo ci avrebbe servito.
La cena passò molto piacevolmente, colma di delizie, di ottimo vino rosso, e dei suoi racconti, delle sue avventure con miriadi di donne, spesso impaurite da quelle dimensioni straordinarie, ma sempre pronte a sacrificarsi per avere dei regali in cambio, senza poi essere così soddisfacenti, almeno per lui.
Poi mi fece mille domande, sulla mia vita privata, sul lavoro, sul rapporto coi colleghi, con gli amici e col mio corpo, affermando ancora una volta di essere davvero stupito e incantato dal modo in cui godevo col mio culo e come ero in grado di far godere un altro uomo.
Gli risposi a cuore aperto, spiegandogli per filo e per segno che tutto quel talento, sia nell’apparire che nell’essere, era parte del mio dna, e che avevo sempre sentito dentro di me la voglia, e il bisogno, di soddisfare i bei maschioni come lui, specie quando fra le gambe avevano qualcosa di titanico, di enorme, come quel platano che aveva lui, e Giorgio rise, di gusto, apprezzando fino in fondo la mia sincerità.
Eravamo molto in sintonia, in qualsiasi argomento, chiacchierando come vecchi amici, e arrivammo al dolce senza nemmeno accorgercene, con Filippo che arrivò con due coppe ...