1. La sorella bisbetica.


    Data: 16/02/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... quell’istante, durante la sequela finale dei movimenti frenetici, accadde l’imprevisto.
    
    “Ma che cazzo stai facendo! Porco! Pervertito! Schifoso maiale! Almeno chiudi la porta a chiave, quando ti dedichi a queste porcherie!
    
    Sabrina era entrata nel bagno. Imprudentemente mi ero dimenticato di chiudere la porta a chiave
    
    La situazione mi colse alla sprovvista e, trovandomi mia sorella davanti, non riuscì a fermare l’incombente conato di sborra, che ormai si era impossessato dei miei sensi, cosicché, nonostante la presenza di Sabrina, continuai a segarmi fino alla fine.
    
    “Fermati maiale! Pure davanti a me! Pervertito!
    
    Un conto e pensarlo, ma un altro è farlo. Non fui capace di fermarmi, perché la natura del gesto era più potente della mia volontà. Anzi la mia volontà era perfettamente allineata con l’impulso sessuale, che pervadeva la mia mente.
    
    Così, brandendo un cazzo duro e pulsante, mi sfogai con un leggero singulto di piacere, mentre mi lasciavo andare una intensa sborrata.
    
    Ma, la situazione mi era sfuggita di mano (si fa per dire)
    
    “Oddio! Che schifo! Sei un pezzo di merda! mi hai impregnata tutta! Che schifo ooooohh !
    
    Sorpreso da mia sorella a masturbarmi, ero andato completamente nel pallone. Era entrate quando ero in piena estasi dei sensi, per cui, avevo inavvertitamente puntato il cazzo verso di lei. La sborra venne proiettata in aria, come un annaffiatoio, colpendo Sabrina. Le gocce di sborra investirono il suo viso, la canotta, la gonna in ...
    ... jeans e le caviglie. Il liquido, spesso e bianco, colando formava dei rivoli, che come fiumi, scendevano lungo le guance e sui piedi, perdendosi negli infradito.
    
    Sabrina, con le mani sollevata in aria, schifata da quel liquido appiccicoso, che colava sulla sue guancia e sulle gambe, esplose come un petardo, sciorinando improperi ed ingiurie, che toccavano tutti i termini del suo personale vocabolario.
    
    “Sei un demente! un mentecatto! Guarda che cazzo hai combinato! La mia maglietta! La gonna! Cazzo le hai zozzate con quella schifezza! Oddio ti odio!
    
    Fui totalmente soverchiato dalla reazione isterica di mia sorella. Mortificato per la situazione imbarazzante, ero incapace di reagire, quindi, restavo li, come un baccalà, ad incassare in silenzio e rassegnato i suoi insulti.
    
    Sabrina in preda alla rabbia ed al ribrezzo, si tolse la canotta e si sfilò la gonna. Poi si avvicinò al lavandino per lavarsi il viso e le braccia.
    
    Ero come ammutolito e non mi mossi di un millimetro. Era talmente scioccato, che restai con i calzoni e gli slip calati fino alle caviglie, ed il cazzo ancora stretto in una mano.
    
    Si sa che la natura è impietosa con gli adolescenti. Trasforma i loro corpi e plasma la loro mente, per un economia della specie, che è quella della riproduzione. In quella fase, sono animali in balia dei sensi, che si incendiano facilmente, al presentarsi di determinate condizioni. Gli impulsi, agiscono sui giovani corpi come una tempesta.
    
    Sabrina, in preda all’ira ed ...
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