1. Io, mia sorella e mia madre… 500 anni fa - vittime dell’inquisizione (x)


    Data: 12/02/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... e definitivamente, al nostro testimone, di raccontarci cosa ha veduto e ascoltato”.
    
    Teodoro, consapevole delle conseguenze che la sua menzogna avrebbe causato a dei poveri innocenti, non si lasciò commuovere dallo stato pietoso dei nostri corpi, ma continuò a sostenere le accuse che ci avevano portato a quel punto…
    
    Dunque, l’Inquisitore, rivolgendosi a mia sorella, le domandò:
    
    - “Dico a te, o femmina diabolica, è vero che vi siete congiunti in incesto? Bada a cosa dirai, perché avrà conseguenze per entrambi”.
    
    Candida, guardando fisso e temeraria negli occhi il Vescovo, rispose:
    
    - “Sì. Sin da ragazzi i nostri corpi e le nostre anime sono andati l’uno verso l’altro, non potevamo restarne separati, sono stata penetrata da Anselmo… Mi ha resa gravida al primo colpo, ma il nostro grande maestro Satana ha svuotato il mio grembo… In cambio, ci ha voluti per sé, ci siamo votati al solo piacere, e da allora il mio amato fratello mi ha posseduta in ogni modo, anche analmente, come ci ha sorpresi Teodoro… Da allora, il nostro nuovo Signore, ci ha convocati ogni sabato notte per favolosi e interminabili Sabba …”.
    
    L’Inquisitore e il Vescovo, si coprirono all’unisono le orecchie… Il primo, chiamò a se le guardie, a cui disse qualcosa di incomprensibile…
    
    Si avvicinarono prima a me, mi abbassarono il prepuzio, recisero il frenulo, e vi attaccarono un’altra serie di pesi… insopportabili, questa volta, al punto che non potei non emettere un grido che lacerò ...
    ... l’aria…
    
    Candida e nostra madre erano terrorizzate… Si avvicinarono ora a lei, e con un ferro acuminato e arroventato le forarono entrambi i suoi bellissimi e carnosi capezzoli… Ci infilarono degli anelli, a cui legarono due corde, e tirarono – una verso destra e l’altra verso sinistra – fino a che le mammellone non furono sulla stessa linea…
    
    Nel frattempo, l’asse a cuspide, per effetto degli scossoni, penetrava sempre più dentro la fica, con il clitoride eccitato dal dolore che era cresciuto a dismisura.
    
    Mia sorella emise un grido infinito, sembrò che le dovesse scoppiare il cuore in petto…
    
    Nostra madre, non facendocela a sopportare più oltre quello strazio, vedendoci straziati nelle nostre più profonde intimità, si divincolò da nostro padre che la tratteneva (avendo deciso di lasciarci al nostro triste destino) e si gettò ai piedi del Vescovo.
    
    Aveva deciso di condividere tutto con noi, benché incolpevole vittima, di seguirci fino alla fine, e disse:
    
    - “Mio Signore, i miei figlioli non hanno colpe, è tutta colpa mia… Sono stata io ad averli educati all’incesto, mi sono congiunta con loro e con il Diavolo, il mio vero Signore!”.
    
    Noi, benché assai sofferenti, la guardavamo esterrefatti dal luogo del nostro supplizio, muti dallo stupore…
    
    Nostro padre, invece, preso da un moto di rabbia e delusione, uscì dalla sala…
    
    Intanto il Vescovo, sceso precipitosamente dal suo scranno, aveva ordinato alle guardie di arrestarla e di sospendere il giudizio: avremmo pagato insieme ...
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