Tre per una 1
Data: 11/02/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... labbra che percorreva tutte con una lingua larga e rugosa che lei sentiva nettamente sulle delicate fibre; quando passava alle piccole labbra, la lingua si assottigliava, quasi, e giocava di fino a far aprire il bocciolo, mentre continuava a tenerla in eccitazione ed orgasmi continui.
A Lucia questa descrizione suonava terribilmente familiare, poiché con suo marito, quando si dedicava al cunnilinguo, era esattamente lo stesso; per di più, conoscendo perfettamente lei e la conformazione del sesso, riusciva assai facilmente a trovare i punti deboli per provocarle orgasmi immensi, infiniti; quando decideva di leccarle la vagina, era quasi sempre una fase conclusiva per cui avrebbe rinunciato all’amplesso se lui non ne avesse avuto estremo bisogno.
Flora continua a descrivere imperterrita le lunghe leccate e succhiate che il suo amante dedicava al seno e, in particolare ai capezzoli; era in grado di farla urlare dal godimento solo succhiando i bottoncini e stringendoli tra labbra e denti, a seconda dell’intensità che intendeva dare all’attività sessuale sui seni; normalmente, gli orgasmi che le faceva raggiungere succhiando i capezzoli erano almeno una decina per ogni assalto e, alla fine, si trovava decisamente svuotata.
A mano a mano che la ragazza andava avanti nel racconto, lei si convinceva sempre più che a copulare con lei era suo marito, segno che era Flora l’amante fissa da cui Rodolfo si faceva accompagnare nelle sue scorribande dei fine settimana; preferì non ...
... esporre i suoi dubbi e finse di interessarsi ai racconti, anche se, dentro di se, era piuttosto annoiata che Flora venisse a raccontare proprio a lei come faceva l’amore il suo uomo.
Decise di provocarla e di ironizzare un poco, anticipando le affermazioni che avrebbe fatto; le suggerì quindi, facendo finta di meravigliarsene, che il suo amante avesse una mazza di oltre venti centimetri per quindici di diametro, leggermente curva e con una grossa cappella che, a fungo, copriva l’asta nodosa; le chiese se l’altro amasse che leccasse il bastone più volte, dalla radice alla punta, prima di infilarlo in gola e farselo succhiare fino a venire.
L’altra non sembrava meravigliarsi di venire anticipata e commentava invece che Lucia doveva conoscere bene il sesso e i costumi dei maschi, per essere così precisa; sarebbe stato inutile rivelare che Lucia, in vita sua, aveva conosciuto un solo fallo, che era esattamente quello di cui Flora parlava senza rendersi conto di rivolgersi a quella a cui lo aveva letteralmente rubato, facendosi sbattere nei modi che l’altra conosceva benissimo.
Per tirare allo spasimo l’ironia, Lucia le chiese se si era presa la mazza dappertutto.
“Ma naturale! E’ un maschio difficile da soddisfare; non smette mai di sbatterlo dentro; ha cominciato dalla vagina ma poi mi ha rotto lo sfintere, non perché fosse il primo ma perché l’ha fatto con estrema violenza e quasi senza lubrificazione, tranne le profonde e lunghe leccate che lui stesso aveva dedicato ...