Cronache di un quartiere particolare - Ep. 3: La legge della maniglia
Data: 01/02/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Jesper25, Fonte: EroticiRacconti
... ingoiò con una foga e una ferocia che erano quasi inedite per me, che l'avevo ormai scopata un discreto numero di volte. Presa dall'operazione, si lasciò cadere dolcemente dal divano, in ginocchio di fronte a me, e riprese a guardarmi con quegli occhi adoranti che conoscevo più che bene.
Laura era stupita, ma non turbata. Si inginocchiò accanto alla madre, guardando fisso lei e mai me o il mio cazzo. Aveva un sorrisetto stampato sulle labbra, gli occhi sbarrati nel vedere sua madre gustare avidamente quel membro. Quasi come in un automatismo, raccolse i capelli della madre che le cadevano attorno agli occhi.
"Oh mio dio, mamma, avevo davvero ragione. Tu sei davvero una troia di prim'ordine"
Luisa si sfilò il mio cazzo di bocca con un sonoro schiocco e sorrise maliziosa.
"Avanti, vuoi dirmi che tu non ne hai mai succhiato uno?"
"Certo che l'ho fatto"
"Non mi stupisce - rise la madre, sculacciandola - avanti, troietta, fammi vedere cosa sai fare"
Laura, inviperita per il tono di sfida, non se lo fece dire due volte. Scansò la donna e iniziò a leccarmi tutta l'asta, partendo dalla zona delle palle, per arrivare lentamente alla cappella ormai ferrea. Solo a quel punto si mise tutto in bocca, spingendosi il mio intero cazzo fino in fondo alla gola. Era brava, dannatamente brava, come se avesse alle spalle una carriera trentennale da bocchinara. E sua madre certo se ne accorse: "Laura, ma... hai un talento naturale", disse infatti.
Con questa affermazione ...
... fu tregua tra le due litiganti. La ragazza concesse alla madre un po' di cazzo, facendole spazio. Così le due si dedicarono con dolcezza a passare le lingue su tutto ciò che era leccabile in mezzo alle mie gambe.
Tengo una foto di quel giorno nella cartellina dei miei lavori più riusciti: uno scatto delle due che si scambiano un voluttuoso bacio, la punta del mio cazzo esattamente in mezzo alle loro due bocche.
Ma a questo punto ero io a non averne abbastanza: dovevo provare a tutti i costi la fica di Laura. Feci togliere le mutandine, ormai inservibili, a entrambe le mie amanti, la madre e la figlia. Sentivo che Luisa ancora non era soddisfatta, voleva assistere a un rito di passaggio, o qualcosa del genere. La conoscevo, e riuscivo a intuire cosa volesse. Così la feci sdraiare sul divano con pochi, precisi gesti. Il resto, ovviamente, stava a lei.
"Avanti, Laura - non mancò subito di dire la donna - dimmi la verità, ne hai mai assaggiata una?". Nel chiederlo, con le sue mani indicava evidentemente il pube.
"Io... io mai, mamma"
"Vieni qui, piccola. Ti faccio provare io"
Spinsi con gentilezza Laura verso la madre, le accarezzai i capelli mentre affondava la faccia nella sua fica fradicia. Timidamente, tirando poco fuori la lingua, la ragazza iniziò a leccare. Poi fu sempre più forte, sempre più forte, con tutta la faccia schiacciata tra grandi e piccole labbra.
"Così, tesoro, così. Te l'ho detto che sei una vera troietta. Fammi godere"
"Sei tu che lo ...