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Ti monto sui monti
Data: 06/02/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... boschetto lì dietro….’. ‘Un boschetto da vere signore’ dissi. ‘Come scusa?’ domandò lei. ‘Nulla, nulla, dicevo che mi pare un’ottima idea. Magari verso le otto quando torni indietro…. Caso mai vieni senza mutande così non le sporchiamo’. ‘Ecco bravo. Facciamo così. Adesso però vado perchè mi sa che mi tra un po’ mi cago addosso’ e ripresa la borsa col suo passo secco e deciso si allontanò. ‘Una vera signora’ commentai rientrando nell’auto e poi risi da solo. Il sole era sorto alto nel cielo e la temperatura si era parecchio alzata. Da una fresca alba montana eravamo passati ad una piacevole tarda mattinata quasi primaverile… Zia Olga infatti stava stendendo i panni in giardino sulle corde tese da un albero all’altro. Sceso dall’auto la vidi e le andai incontro tutto felice. Indossava una camicetta bianca e una gonna chiara corta che nascondevano davvero poco del suo giunonico corpo. Mano a mano che mi avvicinavo vedevo il suo culone in trasparenza notando che non aveva le mutande… Le tettone enormi ciondolavano ad ogni sussulto e quando si voltò verso di me mi incantai a fissarle visto che in trasparenza si vedeva quasi tutto. Mi abbracciò strusciandomele addosso e mi baciò. ‘George caro il mio nipotino’. ‘Zia sei sempre più giovane’. ‘Diciamo che mi tengo in forma’ rise apprezzando il complimento e mi baciò di nuovo, stavolta sulla bocca, con la lingua. ‘O zia quanto mi sei mancata’ sussurrai mentre le mettevo una mano sul culo palpandola con forza… ‘Ummm porcone ma sei già ...
... in tiro’ disse lei che per tutta risposta mi aveva messo la mano sull’inguine tastandomi il pacco.. In un secondo slacciai due bottoni e le tettone senza reggiseno si liberarono in tutta la loro imponenza. Prima che la zia dicessse qualcosa la mia bocca era già passata dalla sua bocca ai suoi capezzoli che presi a ciucciare come un dannato. ‘Maiale in calore che non sei altro, neanche il tempo di entrare in casa mi dai’ mi risproverò lei ma, al contempo mi stava aprendo i pantaloni armeggiando col mio uccello. In un attimo aveva il mio cazzo duro in mano e lo segava con la sua naturale esperienza… Fece un passo indietro e si chinò in avanti quanto bastava per farlo finire fra quelle angurie piene. Lo strizzò ben bene e iniziò a farmi una spagnola… L’ucccello le scivolò in bocca e Olga prese a leccarlo ben bene…. ‘O zia… Ummmm i tuoi pompini ummmm’. ‘Ti ho dato tanti vizi vero?’ mormorò mentre cercava di inghiottire la cappella. Intanto la mia mano le scivolò sotto la gonna e arrivò alla sua fica. Giocai un po’ coi suoi peli eccitandomi e quindi presi a solleticare il suo grilletto bello grassoccio…. Le dita vogliose le entrarono dentro. Era già bagnatissima e non smetteva di succhiare. ‘Zia chinati che non ne posso più’ le ordinai. Lei obbedi. Prima che dicessi altro era già a pecorina sul prato ‘Mi fai sporcare tutta la gonna maledetto’. Gliela sollevai sulla schgiena liberando in tutto il suo splendore il culone e la ficona pelosa ‘Vuol dire che mi farò predonare’ avvicinai ...