1. Ti monto sui monti


    Data: 06/02/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    ... troppo. Chissà se sapeva anche dell’incesto con la zia mi domamdai. ‘E’ fortunata la Olga con un nipote così… chissà che festa stasera’ e rise ancor più forte. Quindi la risposta era si. Lo sapeva e la cosa non la disturbava più di tanto. Intanto aveva fatto un altro passo avanti ‘Certo che è davvero grosso… Ma non gli fa male?’. ‘Non credo. Di solito dicono tutte che gli fa bene’ dissi voltandomi un po verso di lei con la massima disinvoltura. ‘Il mio povero Sestilio lo aveva così…-e misurò da mano a mano- fai conto un terzo di questo…’. Mi poggiò una mano sul ventre e l’altra di taglio sul cazzo ‘Ecco più o meno arrivava qui’. ‘Bhe un po’ più di un terzo allora signora dai… Diamo qualche merito al povero Sestilio’. ‘Ma si, ma si mica mi lamento povero uomo e poi non l’ho mai tradito. Mai mai mai giuro… La mia amica, la Raimonda la conosci? Quella che ha il negozio di verduriera…’. Si me la ricordavo abbastanza bene. Minuta, bruna, seno piccolo culo stretto… Trombata alla grande da ragazzo. ‘A la Raimonda si. Ha ancora il negozio? Non è in pensione?’. ‘Ma va. Doveva passare il negozio alla figlia ma quella è andata a Milano a fare la segretaria e il negozio è ancora sulle sue spalle. Poi va bhe c’è la Marianna che le da una mano’. ‘Marianna chi?’ ‘La sorella della Raimonda. Non la conosci?’. ‘No. Mi manca… Forse di vista…’. ‘Strano pensavo che si era fatta trombare anche lei. Ha una faccia da impunita la Marianna’. ‘Penso me lo ricorderei’. ‘E’ già…. te le ricordi tutte ...
    ... penso. Comunque ai tempi la Raimonda mi diceva: vieni dai che andiamo dalla Olga. Saliamo sopra in camera dal nipote che è sempre pronto e ti sfoghi un po… Dai che un uccello così è una meraviglia di natura e lo devi provare… Ma io no. Io sempre fedele al mio Sestilio’. ‘Che ora purtroppo non c’è più’ dissi notando che aveva ancora una mano sul mio ventre e una che mi sfiorava il cazzo. ‘Tocchi pure comunque se le fa piacere…. Faccia lei’. ‘O ma non darmi del lei che potrei essere tua nonna. Chiamami Severina’. ‘Severina che bel nome -mentii- toccami pure il cazzo Severina. Anzi sappi che stavo per farmi una sega’. ‘Ma vieni a farti le seghe qui nel bosco?’. ‘No mi è solo venuto duro mentre guidavo e mi sono fermato un attimo’. ‘Aaaaa pensavi alla Olga vero maialone’. ‘Bhe adesso sto pensando a te Severina’ e allungata la mano gliela poggiai sulla coscia sollevandole piano piano la gonna. Severina, per tutta risposta, chiuse la mano sul mio uccello e iniziò a farmi una sega…..
    
    Qualche minuto dopo stavo montando Severina contro l’albero. Dopo averlo segato un po si era chinata meglio che poteva e lo aveva preso tranquillamnete in bocca. Il povero Sestilio era stato un uomo fortunato perchè la vecchia sbocchinava davvero bene. Ci metteva la giusta passione, si capiva che le piaceva. Intanto avevo sollevato bene la gonna scoprendo che portava i collant. Glieli avevo calati appena appena e con un unico colpo avevo afferrato anche il lembo delle mtuande bianche. Così mentre lei ...
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