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Boy scout - 18
Data: 06/02/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69
... vicenda ma nulla di più. Poi gli rivelavi la mia bisessualità ma dato che stavo sempre con delle ragazze non ce ne occupammo molto.» «Poi?» lo incoraggiai. Strinsi la mano sul suo braccio e lui capì che poteva parlare liberamente. «Poi confessai che avevo una cotta per lui e i rapporti non si ruppero ma si incrinarono leggermente. Capimmo infine che era tutta una cazzata e tornammo più uniti di prima. Poi sei arrivato tu e tutto è cambiato. La mia vita è cambiata. Lorenzo potrà essere il tuo amico fidato.» «Ne ho già uno.» «Non mi sembra che apprezzi molto la cosa» disse quasi infastidito. «Ha paura. Tutto qui. Bisogna solo aspettare.» «D’accordo» disse Tommaso. La conversazione era chiusa. Avevo scoperto altri suoi segreti. Lorenzo era davvero importante per lui. La domanda sorse spontanea. Federico era il mio Lorenzo? No, non lo era. Lorenzo era aperto a tutto, Lorenzo approvava tutto, Lorenzo ci provava. Federico era chiuso. Non era l’amico che volevo. In quel momento mi sentii uno schifo. Non era giusto nei confronti di Federico, ma se lo meritava. «Riuscirai mai ad apprezzarlo?» chiesi. Tommaso capì subito al volo. «Col tempo.» Questa risposta mi piaceva un sacco. Tommaso ci provava. Tommaso era il ragazzo giusto per me. Lo guardai negli occhi. I suoi occhi neri anche con il fuoco vicino non rispecchiavano nulla, solo l’oscurità. «Voglio fare l’amore con te» dissi e lasciai la frase in sospeso. Tommaso mi guardò e mi baciò. Il fuoco ...
... era vicino a noi e illuminava tutta la caverna. Era bellissima. La luce si espandeva perfettamente. Era come uno studio fotografico. Le stelle luccicavano come tanti flash accecanti. Il silenzio era spaventosamente sensazionale. La leggera brezza trasformava quel luogo in un luogo immaginario. La sua lingua si fece strada nella mia bocca. Incontrò la mia e giocarono un poco. Misi le mani attorno al suo collo. Era forte e eccitante. Lui le mise sulla mia schiena. Per buona ragione e non scoprii mai il motivo, prese la mia camicia e la strappò. Rimasi scioccato. Avevo ancora i brandelli della mia camicia addosso. Tommaso mi aiutò a liberarmene e io lo guardai male. «Ti darò la mia» disse velocemente. Quel Tommaso era diverso. Era in preda alla sua perversione che coinvolse anche me. Si tolse la camicia e la gettò per terra. La sua bocca scese sul mio collo facendomi un succhiotto. Gemevamo ad alta voce, lì nessuno poteva sentirci. Urlavo dell’eccitazione. Tutto era perfetto. La sua lingua giocava con i miei capezzoli mentre io gli tiravo gentilmente i capelli. Anche lui godeva perché con la bocca emanava dei versi animaleschi. Passò ai miei addominali facendomi prima sdraiare sulla pietra calda della caverna. Le nostre ombre erano proiettate sul fondo della caverna. Speravo che non si vedessero da sotto. Si mise su di me e la sua lingua esplorò i miei addominali contratti. Io guardavo il fuoco che ballava una danza strana. Intanto godevo come non avevo mai goduto. ...