1. La prima trasgressione non si scorda mai.


    Data: 17/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... disinvolta, prese una sedia e si mise seduto al mio fianco, offrendoci il suo aiuto. Mi sentivo come fluttuare in uno stato d'incoscienza, quasi in trance; lui parlava ed io non capivo cosa diceva. Ero completamente assente, distratta dalla sua presenza prorompente. Quando finalmente arrivò Luca e quello si presentò, pensò che fosse una persona di mia conoscenza, accorsa per aiutarci. Marco intuì l’equivoco in cui era caduto mio marito e prese la palla a balzo, confermando di volerci aiutare a risolvere il problema, invitandoci, per un primo momento a casa sua, per ristorarci, asciugarci i vestiti, e poi poter telefonare da un impianto di rete fissa. Decidemmo di accettare e tutti e tre siamo usciti dal bar; con un unico ombrello, ci siamo avviati alla macchina di Marco. Sentivo il suo braccio che mi stringeva forte alla vita e quel contatto mi stava provocando una sorta di piacere, un languore allo stomaco, mentre fra le cosce avvertivo l'inumidirsi del mio sesso. Ci siamo ritrovati a casa sua, senza nemmeno accorgercene, accompagnati con la sua auto, dopo aver lasciato la nostra nel piazzale del bar. Arrivati a casa, accese subito un grandissimo e confortevole camino. Non ci volle molto ad aderire ad un ulteriore invito: quello di restare a cena. In effetti, a casa nostra non ci aspettava nessuno; poi andò in bagno, preparò due accappatoi, invitandoci a farci una doccia calda, per scrollarci il freddo che avevamo addosso. Entrò prima Luca, mentre io sono rimasta con lui, ...
    ... davanti al focolare a scaldarmi. Per un lungo interminabile momento, i nostri occhi si sono incrociati, le mie gambe hanno cominciato a tremare per l’emozione e lui si è avvicinato lentamente; le sue mani hanno toccato le mie e, con delicatezza, hanno iniziato a risalire le braccia. Quando stava a poca distanza da me, la sua bocca era vicinissima; per un lungo istante ho atteso che mi baciasse, ma il rumore della porta del bagno che si apriva, ha rotto l’incantesimo; lui è andato in camera sua, a prendere una tuta da ginnastica, per farla indossare a Luca, mentre i suoi abiti si stavano asciugando. Mi sono quasi spogliata davanti a lui, poi sono andata nel bagno e sono entrata nella doccia. Mi sentivo strana, eccitata, avevo i capezzoli duri, la mia mano li ha accarezzarti, per poi scendere fra le cosce, sfiorare il mio intimo e farmi emettere un lungo gemito di piacere. Sono rimasta appoggiata alla parete per riprendermi da quella piacevole sensazione. Quando sono uscita dal bagno, Luca mi aveva preparato una sua camicia, non avendo l’altro di meglio e un piccolo telo da bagno, da cingere ai fianchi a mo’ di gonna, tenuto fermo da una grossa spilla. Per un attimo ho sentito il suo profumo sulla mia pelle, questo mi ha eccitato ancora di più. Dopo esserci spostati in cucina, abbiamo incominciato a preparare la cena, poi ci siamo seduti a tavola, con Marco di fronte. Rincominciarono i suoi sguardi a mettermi in imbarazzo, come quelli che mi aveva lanciato precedentemente al bar. ...
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