1. Cuck finto? epilogo


    Data: 04/02/2023, Categorie: Erotici Racconti, Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... di lei è schiacciato da lui tanto che non si riesce più a vedere il cazzo. Lei grida vengo mentre lui in contemporanea dice la stessa cosa ancora ripresa da lei . Sembrava come impazzita; il cazzo di Claudio doveva toccarle il fondo ,la cervice, perché ad ogni affondo lei emetteva un grido che non capivo se fosse di piacere o dolore. L’ha chiavata e un’altra volta sono venuti tutti e due . Sono passate tre ore dalla precedente copula Lei si avvicina a lui e lo bacia. E’ un bacio dolce, non di sesso. Non sono finto cuck, ma cornuto. Ahimè, colpa mia Avevano terminato, si alzarono e andarono in bagno poi si prepararono per andare in ufficio. Claudio disse: la colazione la facciamo al bar? Mia moglie: si. Claudio che era andato per primo in bagno era già pronto mentre mia moglie era ancora in camera da letto e stava decidendo come vestirsi. Claudio intervenne. Le chiese: ti puoi vestire come voglio io? Lei rimase sorpresa , ma colpita dalla richiesta. In tanti anni non mi era mai successo di dirle come vestirsi. Rimase un pò così ,poi con un pò di malizia disse: perchè no? Dimmi cosa devo mettere. Lui : fammi vedere…..Partiamo dal vestito. Lei gli aprì il suo armadio e lui scelse una camicetta e poi un giacchino ed infine una gonna. Lei disse: ma questo è quello che portavo quel giorno… Lui capì ed anch’io. Si è vero. Ti voglio vestita come quel giorno, ma non ho finito di scegliere. Gli slip? Lei aprì il cassetto che conteneva il suo intimo. Lui guardò slip e reggiseni e poi ...
    ... disse: no, oggi non servono. Lei era sorpresa, ma non parlava. Le chiese: le calze? Un altro cassetto. Li c’erano calze di tutti i tipi e colori: collant, autoreggenti e reggicalze di colori e fogge diverse. Toccò, soppesò ed infine scelse delle autoreggenti nero fumè. Le scarpe? Altro scomparto dove ve ne erano allineate a decine. Ne scelse un paio molto belle e gliele porse. Lei disse: quel giorno non avevo queste. Lui: lo so, ma queste mi piacciono di più, sono più alte e fanno vedere ancora meglio il culo e mi arrapano di più. Lei: ma non sono proprio da ufficio. Lui: lo so, ma ti stanno molto bene. Lei, sorridendo: si, è vero Lentamente mia moglie si vestì davanti a lui che la osservava attentamente. Vestita, mise le scarpe e poi si specchiò. Parve soddisfatta , si diede un colpo di spazzola ai capelli e passò un po’ di rossetto sulle labbra. Era pronta. Sorridendo, maliziosa, fece un giro su se stessa come una modella mostrandosi a Claudio che se la mangiava con gli occhi. Effettivamente con indosso quella gonna che le fasciava il culo e quel tacco alto sembrava più da “uscita” che da ufficio e poi sapendo che aveva autoreggenti e che fosse senza slip… Era da scopare sul momento. Lui la guardava ammirato e vidi che inconsciamente si toccava la patta. Lo notò anche lei. Mia moglie prese la borsetta controllando vi fosse tutto il necessario e disse : adesso possiamo andare. Forse per provocarlo, sin dai primi passi ancheggiò esageratamente muovendo in modo ondulatorio, ...