Sui campi di neve
Data: 02/02/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Hardcore,
Anale
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... miei, fui tentato di guardarlo negli occhi e leggere quello che speravo ma invece dissi: “Facciamo colazione. La neve dovrebbe essere buona fra circa un'ora.”
Di primavera la neve gela e diventa solida durante la notte ma si allenta quando il sole la colpisce. Le condizioni migliori sono appena prima di metà mattina ed era quello che stavamo aspettando. I campi erano verso nord est e si scaldavano rapidamente la mattina. In un secondo momento sgelavano e la neve allentata poteva diventare troppo molle per uno sci sicuro.
Facemmo sgelare della neve, preparammo il caffè e mangiammo della torta alla luce del sole con un masso come tavolo. Ci lavammo e preparammo i bagagli per prepararci a scendere. Scivolammo sulla pista per l’ora seguente, poi ci togliemmo gli scarponi, prendemmo sulle spalle gli sci e ricominciammo a salire. L'aria era ancora fredda. Io indossavo sovrapantaloni ed un parka di nailon sopra i vestiti, guanti da sci, un berretto di lana ed occhiali da sole; il vestiario era stato parte della pianificazione, così Marco era vestito quasi precisamente come me.
Guidai io questa volta su per il pendio. Anche se la neve era ancora così soda dovevo fare un passetto alla volta e presi un comodo ritmo. Avevo i bastoncini in una mano e gli sci nell'altra, appoggiati sulle spalle di traverso dietro di me, così il peso veniva distribuito uniformemente e mi aiutava a mantenere l’equilibrio. Anche così ci volle quasi un'ora per giungere in cima. Non c’era nessuno, la ...
... montagna era tutta per noi.
Ci dividemmo una barretta di cioccolato mentre tornavamo dalla cima verso il bordo della pista ammirando il panorama. Poi ci mettemmo gli sci, una spinta coi bastoncini e via.
La superficie era ancora dura e la discesa comportò molto sforzo. Dovetti lavorare di spigoli per tutto il tempo. Anche l'aria aveva cominciato a scaldarsi, quando arrivai al campo stavo cominciando a sudare. Allacciai sovrapantaloni e parka allo zaino e vidi Marco fare lo stesso.
Lui condusse per la seconda parte del tragitto permettendomi una bella contemplazione delle sue anche. Era un’andatura più facile perché potevamo usare le tracce della precedente salita. Ci fermammo per riprendere fiato e poi giù.
Nei quaranta minuti passati dalla nostra ultima corsa la neve era cambiata, anche se la superficie era ancora bitorzoluta, i miei sci avevano una presa migliore ed i miei polpacci e tibie potevano rilassarsi. Ma quando arrivai in fondo ero di nuovo sudato. Erano circa le otto e trenta. L’aria era molto calda ed i raggi del sole diretto e riflessi dalla neve aumentavano il calore. Mi venne un’idea: avremmo potuto sciare nudi. C'erano altre persone sulla montagna, un centinaio, ma erano distanti ed avremmo avuto almeno un'ora di privacy. Guardai Marco e dissi: “Ehi, Marco. Io ho caldo. Che ne dici di sciare...” “Nudi?” Finì lui per me.
Quel ragazzo era rapido di mente e gli risposi: “Sì!”
In meno di un minuto eravamo alla luce del sole con calze e scarponi, ...