1. Le lacrime delle donne 3/8


    Data: 28/01/2023, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... essere stata vittima di una molestia e di una aggressione. La sua versione era stata confermata da tutti i presenti: "La mia è stata una reazione istintiva, non volevo nemmeno colpirlo così". Un maestro di sci, che nei mesi senza neve insegnava difesa personale, confidò al sommelier dell'albergo di non avere mai visto una manovra meno istintiva e più violenta di quella. Ma questo incidente era rimasto l'unico episodio a turbare il ritiro di Annalisa. Già mettendosi a dormire quella notte lo aveva dimenticato. Anzi, già mentre saliva in camera aveva ripreso la sua occupazione praticamente esclusiva di quei giorni: il suo dialogo continuo con Valentina. "Buongiorno amore", "come mi sta sto maglione?", "oggi fa un freddo boia, eh?", "facciamo una passeggiatina finché c'è il sole?", "sti paccheri sono una delizia, vero?", “Buonanotte amore, sogni d’oro”.
    
    Valentina era sempre con lei, al suo fianco, anche le attività più quotidiane come lavarsi i denti o allacciarsi gli scarponcini erano fatte come se lei fosse lì vicino. Non entrava più in nessun luogo chiuso a comprare le sigarette: Valentina era stata uccisa su un marciapiede proprio mentre lei era in fila dentro una tabaccheria, ora cercava solo i distributori automatici. La cosa che mancava di più ad Annalisa era poterle tenere la mano. Era un delirio continuo, un paradiso, una tortura. Quando per brevi momenti ritornava in sé il risveglio era sempre doloroso: "Perché non posso toccarti?", e scoppiava a piangere.
    
    Si ...
    ... masturbava molto raramente e solo per scaricarsi, e comunque mai al buio. Nell’oscurità o con gli occhi chiusi le succedeva sempre di rivedere Valentina distesa sul marciapiede con il buco in fronte e lo sguardo sbarrato. Se teneva gli occhi aperti invece la vedeva sopra di sé. Sorridere, godere violentemente come lei. E anche in questi momenti, una volta finito, scoppiava a piangere.
    
    Il dottor Fagiani chiede di più, torna indietro nella vita di Annalisa, la vuole conoscere, vuole conoscere i suoi successi e i suoi fallimenti, le motivazioni che l'hanno spinta a fare delle scelte piuttosto che altre. Vuole farsi un'idea del grado di consapevolezza di certe scelte. Del perché Annalisa abbia deciso di diventare un'agente del Caos, ma anche di ciò che c’è stato prima. Del perché di un matrimonio di cui lei, adesso, dice di non essere mai stata molto convinta. Persino della sua attrazione, divenuta in un certo periodo ossessiva, per il sesso occasionale.
    
    Annalisa non ha nessuna reticenza, parla di tutto. Della sua tendenza a mantenere relazioni stabili solo con pochissime persone, dei suoi altalenanti disturbi del sonno. “Sono stata una studentessa brillante, vengo considerata una problem solver di alto livello, eppure in certi momenti mi sento una perfetta cretina. In altri momenti tendo a ipervalutare me stessa”. Pensieri strani, ossessioni, compulsività sessuale. Bisogno, lo definisce proprio così, di vivere talvolta esperienze masochistiche, di provare piacere a farsi ...
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