1. Le lacrime delle donne 3/8


    Data: 28/01/2023, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    - Penso cose orribili, dico cose orribili, faccio cose orribili. Sono qui perché mi trovo orribile come persona. Non so fino a quando riuscirò a mantenere il controllo di me stessa.
    
    - Non è mica la prima. Adesso, prima di spiegarmi perché si trova orribile, mi dica qual è secondo lei il motivo principale per cui è qui.
    
    Il dottor Fagiani di gente come Annalisa ne ha vista. Gli agenti del Caos non sono tanti, ma quasi tutti, soprattutto se operativi, sono prima o poi venuti a bussare alla porta del suo studio. L’assoluta mancanza di scrupoli con la quale l'agenzia regola le sue azioni di contrasto al terrorismo destabilizza le persone. Torturare ed uccidere anche dei perfetti bastardi non è semplice per nessuno. Ne avrebbe da raccontare, il dottor Fagiani, ma non le racconta a nessuno. E il motivo in fondo è facile da capire.
    
    - Lei, dottore, è vincolato al segreto professionale, vero?
    
    - Eh... non solo a quello. Se andassi in giro a dire quello che so, credo che non vivrei cinque minuti di più. Si fidi signorina. Mi dica, parli, faccia uscire fuori tutto quello che si sente.
    
    - Due mesi e mezzo fa ho perso la mia compagna...
    
    - Mi dispiace molto, come è successo?
    
    - Si ricorda il caso di quella ragazza uccisa misteriosamente per strada senza motivo?
    
    - Oddio, sì, mi dispiace, mi dispiace davvero tanto. Fu una specie di esecuzione se non sbaglio...
    
    - Il motivo ero io. Poi avrebbero fatto la stessa cosa con me ma prima, eliminando lei, volevano mettermi ...
    ... in ginocchio, farmi morire dentro. E devo dire che ci sono riusciti.
    
    - Lei come fa a sapere che il loro obiettivo era quello?
    
    Annalisa racconta dell'indagine su Penelope Rambaudi, di come abbiano ucciso Valentina e di come lei abbia poi liquidato la cellula terroristica. Di come abbia fatto sbranare dai lupi l'esecutore materiale dell'omicidio della sua ragazza e di come abbia torturato lungamente e a morte Penelope. Di come ancora oggi per aiutarsi a prendere sonno ascolti con soddisfazione le urla strazianti della donna ustionata goccia dopo goccia dal più potente acido esistente sulla faccia della Terra. Racconta di come abbia passato due mesi in un albergo sulle Dolomiti, seduta quasi tutto il tempo infagottata su un balcone a guardare quelle montagne che Valentina amava così tanto e che, le aveva strappato la promessa, presto le avrebbero viste sciare insieme.
    
    Nell’albergo era diventato quasi un caso, quello della ragazza della 424. Non usciva quasi mai, non parlava con nessuno, la sera mangiava pochissimo. E il caso era poi esploso quando uno sciatore tedesco già ubriaco, dopo cena, l'aveva afferrata per un braccio per convincerla a bere una grappa nella stube con lui e i suoi amici. Non gli era andata benissimo: Annalisa lo aveva colpito con una ginocchiata in mezzo alle gambe e gli aveva spaccato naso e sopracciglio con una testata. La titolare dell'hotel aveva avuto il suo daffare per mettere le cose a tacere con i carabinieri e Annalisa aveva dichiarato di ...
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