1. Esperienza 2 - l’auto in panne.


    Data: 16/07/2018, Categorie: Tradimenti Autore: DebbyEros, Fonte: Annunci69

    ... dimenarlo con le mani, ti urla che devi prenderglielo in bocca, che vuole sentirti soffocare con il suo cazzo in gola, spinge sulla testa, la punta preme tra le tue labbra, una mano lo tiene saldo alla base.
    
    Quante volte ti ho visto in questa posizione cominciare poi a farmi godere sino all’estasi, sino a riempirti la bocca di sperma, fartelo colare tra i seni. Sono quasi invidioso di non essere li al posto dello sconosciuto.
    
    Se deciderai di assecondarlo si godrà le tue labbra, opponi resistenza, insiste, spinge, le tue labbra sono ad un soffio dal suo glande, poi si allontanano, stai perdendo le forze, non pensi di poter resistere. Decido di intervenire, mi avvio verso di voi, sto per urlargli di lasciarti andare, quando ti vedo aprire la bocca e prenderlo tutto. Vuoi che sia un pompino veloce. Finisca subito. Non gli lasci tregua, ora sembra volere che tu rallenti. Ti tieni aggrappata al pisello con entrambe le mani, dalle urla che lancia capisco che gli stai facendo sentire i denti, ansima sempre più forte, anche tu emetti suoi gutturali, mi stupisco al pensiero che tu stia godendo in questo momento. Ti urla che sta venendo e lasci che si svuoti fuori dalla tua bocca, qualche goccia ti colpisce, lo capisco da come ti guardi.
    
    Lo spingi via e con i pantaloni alle caviglie cade all’indietro, esausto. Recuperi il vestito, gli dai del bastardo e scappi via.
    
    Hai raggiunto la struttura, ti risistemi alla meglio e provi a bussare. Non apre nessuno. Guardi in giro ...
    ... circospetta, imprechi. Maledici l’abbigliamento che hai scelto per il pomeriggio, a voce alta confessi di averlo fatto per aver perso una scommessa in ufficio, per cui dovevi passare un pomeriggio vestita da segretaria sexy, forse hai esagerato, urli il disappunto perchè nessuno ti ha chiesto di scoparti, almeno tutto avrebbe avuto un senso.
    
    Ti siedi su una panchina e speri che di li qualcuno passi presto per risolvere la questione.
    
    Corro indietro verso la macchina. Torno a prenderti, inventerò la scusa che sono riuscito a trovarti perché un contadino della zona aveva visto la tua auto dirigersi verso quei luoghi. Vedi i fari della mia auto giungere alla struttura, ti avvii verso la strada agitando le mani. Il vestitino è strappato, le autoreggenti distrutte, hai in mano le scarpe e la borsetta. Corri verso il ciglio della strada. Quando capisci che sono io cadi in ginocchio e scoppi a piangere. Messa così sei veramente il massimo dell’erotismo, una donna usata, abbandonata per strada, con addosso l’odore del sesso di uno sconosciuto, il rossetto sbavato dal pompino che poco prima aveva fatto godere l’ultimo porco incontrato. Crolli sul sedile dell’auto che quasi non riesci a parlare.
    
    Guido sino a casa in silenzio…poi succede esattamente quello che avevo pensato. Ripercorri tutta la serata senza mai fermarti e senza darmi la possibilità di farti domande o di confessarti che c’ero anche io. Sei nuda seduta al tavolo quando mi chiedi di scoparti perché vuoi farmi vedere ...
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