Esperienza 2 - l’auto in panne.
Data: 16/07/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DebbyEros, Fonte: Annunci69
(Premessa: il racconto che segue è contenuto in una raccolta chiamata "Maledettamente Donna Marian!" ed il il libro che Debby ed Eros hanno iniziato a scrivere della esperienza nel mondo dell'erotismo. Buona lettura!)
Ti sto chiamando insistentemente da qualche ora. Il telefono squilla ma nessuno risponde. Sei uscita vestita di tutto punto per raggiungere il tuo posto di lavoro, ma l’orario è già passato da un po'. La fantasia vola verso le ipotesi più disparate, ma il tacco dodici ed il tubino nero, visti di sfuggita mentre uscivi, provocano una certa agitazione. Chi dovevi incontrare? Dove? Quando? Magari hai deciso solo di sfoggiare la tua femminilità e l’eleganza che ti rende una donna piena di attenzioni da parte del sesso maschile.
Decido di fare un giro dalle parti del tuo ufficio. La maggior parte delle luci sono spente, riconosco la finestra della tua camera, illuminata ed un paio di figure che si muovono all’interno. La macchina è al solito posto nel parcheggio ormai semi vuoto. Non so per quale motivo ma decido di parcheggiare in un’area distante e mi nascondo in attesa della tua uscita. Forse voglio coglierti in fallo con qualche tuo amante segreto, magari un collega d’ufficio con il quale di tanto in tanto decidi di fare “caldi” straordinari.
Forse sarà lui, il tipo del settore commerciale con il quale all’ultima cena aziendale avevi un feeling particolare. Sapeva dove mettere le mani mentre parlavate di lavoro e tu, nonostante la mia presenza, non ti ...
... preoccupavi della distanza ravvicinata. Credo di aver colto nel baccano anche un suo apprezzamento rispetto alla balza delle autoreggenti che di tanto in tanto faceva capolinea sotto l’orlo del vestitino leggero che indossavi. Hai accettato le sue parole tuffandoti nel flute di champagne che stavi degustando e ridendo allegramente con lui.
Ma no, non può essere lui, ricordo che guidava una macchina sportiva blue notte che non vedo nel parcheggio. La luce della stanza si spegne, un corridoio si illumina, riconosco la tua figura, passo svelto e deciso. Immagino il rumore dei tacchi, immagino le fantasie dei colleghi quando passi davanti le loro stanze. Finalmente si illumina l’atrio. Non hai indossato la giacca, la tieni in una mano, l’aria è piacevole. Mentre ti dirigi verso la macchina noto che effettivamente oggi sei molto curata, capelli in ordine, trucco al punto giusto, abito che aderisce alle tue curve, riconosco le autoreggenti con la riga dietro, proprio quella della cena.
Tutto diventa certo quando per entrare in macchina allarghi le gambe, il tubino sale e la balza è completamente a vista. Ora ti immagino seduta al volante con il vestito che a stento copre gli slip...quale avrai indossato? Il perizoma in raso o la brasiliana in pizzo?
La fantasia ritorna sulle autoreggenti. Alle volte che ti ho fatto guidare per avere la possibilità di accarezzarti le cosce, a quella volta che all’inizio di un viaggio ti ho fatto sfilare gli slip e ti ho masturbato per oltre ...