Esperienza 2 - l’auto in panne.
Data: 16/07/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DebbyEros, Fonte: Annunci69
... cui farsi sbattere per il brivido dell’incognito. Resto a guardarti. Alle mie spalle i fari di un’auto, li vedi anche tu, ma ti affretti a tornare in auto. La macchina rallenta, ma non si ferma tira dritto. Poi ancora un’altra ma tu sei sempre seduta in macchina. Ho quasi deciso di venirti in soccorso, giro le chiavi nel quadro, ma proprio in questo momento stai uscendo ancora. Indossi la giacca, prendi la piccola borsa, talmente piccola da contenere solo le chiavi di casa, il rossetto, i fazzolettini ed un paio di preservativi che ti costringo a portare sempre con te in modo che se dovessi essere presa da voglie improvvise puoi permettere al tuo amante di coprirsi.
Chiudi l’auto e ti avvii verso la cima della strada, sono solo pochi metri. Poi dovrai attraversare il boschetto per raggiungere una piccola struttura dove magari potrai chiedere aiuto.
È comunque l’ora delle coppiette, potresti imbatterti in qualche auto parcheggiata con qualche coppia intenta ad amoreggiare oppure a scopare con veemenza tanto da appannare i vetri dell’auto. Scendo dall’auto e ti seguo, voglio vedere sin dove arrivi. Sei in cima. La stradina si insinua tra due file di alberi, decidi di non percorrere il ciglio della strada, ma di stare riparata accanto agli alberi. Subito mi accorgo di qualche auto parcheggiata, alcune lucine accese. Il tuo passo è veloce, insicuro sul terreno sconnesso. Ogni tanto ti volti indietro, i rumori del boschetto ti mettono agitazione. Sfili la giacca, la ...
... camminata veloce ti ha accaldato. Manca qualche centinaio di metri, puoi accorciare inoltrandoti tra gli alberi. Ti fermi, rifletti e scegli questa ipotesi. Ti seguo nascondendomi dietro gli alberi, sono convinto che tornerai a casa, mi racconterai tutto d’un fiato, ti ecciterai e vorrai scopare subito, scaricare la tensione succhiandomi il pisello con voracità, aprirai le cosce e ti farai penetrare senza ritegno, urlerai il piacere e la paura che stai provando in questi attimi. Crollerai sul tavolo della cucina a gambe larghe, ti spalmerai lo sperma caldo sulla vulva e sul ventre e poi finirai sotto una doccia bollente prima di cenare.
Dai cespugli alcuni rumori si fanno più insistenti, accellero il passo per avvicinarmi a te, non vorrei fosse qualche animale, ti guardi intorno con più frequenza, provi a capire i rumori da dove vengono, inciampi in un ramoscello, quasi cadi, quando una mano ti afferra. È una figura maschile, avvolto in un cappotto nero, indossa un cappello. Ti chiede dove vai, cosa fai tutta sola nel bosco, farfugli che ormai sei arrivata, devi solo andare nella struttura che è li vicino. Non ti lascia. Ti osserva. Ti apprezza. Ti strattona verso di lui. Sono a pochi passi posso fermarlo. Posso farti sentire che ci sono. Avvicina il suo viso al tuo collo, sembra volerne sentire l’odore. Lo sento dire che hai proprio l’odore del sesso quello che piace a lui, che da tanti anni veniva a fare il guardone nel boschetto e che non gli era mai capitato di incontrare una ...