Punta Crena Cap.1
Data: 16/07/2018,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Semioforo, Fonte: EroticiRacconti
... controllo, cazzo.
“Smettila di fare così” -ti dico- “Mi farai diventare scemo”
Poi mi faccio serio: “eppoi senti, una volta, nella vita, dovresti capire veramente cosa significa provar vergogna, cosa sia il pudore”
Tu reagisci con il tuo solito sguardo fintamente remissivo, quello della bambina monella che sa di averla fatta grossa ma che in realtà non è pentita per nulla.
Capisco che i rimproveri, con te non servano a nulla e che in realtà amo le tue piccole mattane erotiche.
E mentre vedo l’insegna dell’autogrill a 500 mt, mi viene un’idea.
Penso: “ora ti sistemo io, cavallina selvaggia.”
“Devo fare gasolio”, affermo ad alta voce, mentre tu sei lì che smanetti con l'autoradio.
Nel frattempo non ti sei presa neppure la briga di rimettere a posto la gonna che è ancora quasi intorno alla vita, raggrinzita come una fascia del dott.Gibaud.
Prima di avvicinarmi alle pompe, mi fermo e ti guardo dicendoti: facciamo un gioco?
I tuoi occhi si accendono in uno sguardo misto tra il curioso ed il sorpreso;
Non ti dò tempo di rispondermi che allungo la mia mano sui laccetti laterali del tuo costume e li slaccio, prima il sinistro, poi il destro e poi, con un veloce gesto sfilo il tuo slip e lo tengo vittorioso tra le mie dita.
“Vediamo fino a che punto tu sia priva del senso di pudore” Affermo con un ghigno.
Anziché andare al solito self, vado nella corsia del "servito". La pompa è dalla tua parte.
"non ti muovere, non provare a coprirti" ti ...
... intimo.
E tu: “ma... ma sono mezza nuda”
“Appunto, il gioco è questo”, sentenzio.
Abbasso il tuo finestrino e mi avvicino ad un ragazzo con la divisa da benzinaio.
“Salve, mi può fare 30 euro di gasolio? Lui prima guarda me, poi lo sguardo scivola inevitabilmente in mezzo alle tue carni.
Tu ti comporti come se nulla fosse, fingendo di guardare il cellulare.
In realtà le tue gambe stanno tremando.
Quando viene a ritirare i soldi, sempre dal tuo lato, il ragazzo ci mette 2 interminabili minuti per darci il resto, prendendosi tutto il tempo necessario per riempirsi gli occhi di te.
Ripartiamo, ti guardo e sei paonazza.
“Visto? Hai provato un po' di vergogna?”
Tu alzi lo sguardo e, senza dire nulla, hai l'espressione più languida che io abbia mai visto.
Ti metti in ginocchio sul sedile, voltata verso di me.
Inizi a baciarmi, anzi, a leccarmi la faccia come una cagnetta riconoscente, mentre sorpassiamo un camion che non manca di sottolineare con un HOOTHOOT la vista delle tue chiappe ben aperte dal finestrino.
Io, con la mano destra, raggiungo le tue natiche e faccio schioccare due manate ben date a cui tu rispondi con altrettanti mugolii.
“sei incorreggibile” sussurro.
Poi, infilo la mano in mezzo alle tue chiappe e, con un dito, sfioro il tuo sesso da dietro.
Al contatto tu salti come una molla, come se fossero lustri che nessuno ti toccasse.
Io ti guardo stupito, perché sei bagnata marcia e perché so che sei ipersensibile e ...