Le lacrime delle donne 7/8
Data: 23/01/2023,
Categorie:
Sentimentali
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... venticinque. I due agenti faticano a starle dietro. “State sull’ingresso principale, io entro da dietro”, ordina loro al telefono.
La mappa sul display dell’iPhone è accurata. Per entrare dal retro bisogna passare da una lavanderia a gettone. I pakistani che la gestiscono si vedono piombare dentro una ragazza bionda, esile, completamente vestita di nero, con una catenina d’oro al collo. E con una pistola mitragliatrice per mano. “Buongiorno! – esclama Annalisa passando loro davanti – un euro per cinque chili di roba? Cazzo, quasi quasi ci faccio un pensierino”. Poi va sul retro e sfonda una porta a calci. Un piccolo corridoio ed è subito in quello che deve essere l’ufficio, in verità assai modesto, di Omar Hassam. E l’uomo che lo sta aiutando a mettere faldoni e computer in due grosse borse deve essere il suo segretario, pensa Annalisa, quello che è in contatto con la Ong fasulla di Amburgo.
“Venite con me senza tante storie…”. Superato il primo momento di stupore, il segretario comincia a urlare: “Chi è lei? Non può essere qui! Fuori subito!”. La risposta di Annalisa è una piccola raffica che gli spezza la caviglia destra. L’uomo crolla a terra gridando, stavolta di dolore. “Daje, Omar, ché ho lasciato la macchina sul passo carrabile”. Da una tenda alle spalle di Omar Hassam sbucano tre uomini. Hanno dei fucili da assalto ma nessuna idea su come si faccia un’irruzione. I primi due vengono sbrindellati dalla valanga di proiettili che le mitragliette di Annalisa gli ...
... vomitano addosso. Con il terzo è un po’ più complicato, perché la prima cosa che fa è proteggere il santone con il proprio corpo e Annalisa non vuole sforacchiarlo rischiando di colpire Hassam. Tuttavia, proprio la manovra de bodyguard le dà un paio di secondi di tempo. Quando l’uomo fa per alzare il fucile verso la ragazza, quest’ultima ha già lasciato cadere una mitraglietta e ha sfilato la Glock dai pantaloni, proprio sopra il sedere. Dei tre colpi che spara, il primo colpisce il terrorista proprio nel condotto uditivo, gli altri due gli bucano le tempie. Annalisa chiama dall’Apple Watch i suoi agenti: “Venite a prendere il segretario, che pesa ed è ferito”, si dirige verso il santone che non ha avuto nemmeno la forza di alzare le mani. Lo colpisce sul naso con la pistola, l’uomo crolla a terra, lei si china e lo afferra per la barba, trascinandolo via. “E se te dico che c’ho fretta, c’ho fretta, no?”. Sempre afferrandolo per la barba e tirandoselo appresso, percorre la strada all’incontrario, saluta i pakistani terrorizzati, esce in strada e ficca Hassam nel bagagliaio della sua Kuga. Parte sgommando e mordendosi le labbra dal piacere: ancora una volta sente la fica schiusa come se gliel’avessero appena leccata e le mutandine fradice, la macchia sul cavallo dei leggings parla da sola.
Cinque ore dopo, base del Caos di Gallarate. Annalisa e Omar Hassam, seduti su due comode poltroncine, guardano di là da una vetrata il segretario dell’imam, nudo e legato sopra un asse ...