1. Omaggio a zio Renato - Sesta e ultima parte - Fine di un sogno


    Data: 17/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti

    ... e sborra. Mi stava tornando la voglia…
    
    La giornata trascorse tranquilla. Mangiai, dormii e lessi. Ogni tanto, risuonavano per il castello, grida eccitate di donne. Qualcuno continuava a divertirsi. I porno attiravano ogni tanto la mia attenzione. Li guardavo vogliosa trastullandomi, con le dita, il buco del culo. Alle 18 iniziai i preparativi. Bagno bollente con essenze orientali. Creme a volontà. La mia pelle era talmente perfetta da sembrare finta. Aprii le custodie con il costume. Qualcosa di diverso: parrucca da dama francese del settecento. Mancava però l’ampia gonna, sostituita da una vertiginosa minigonna dorata. Calze reggicalze e scarpe nere tempestate di fantastici topazi. Un’intera boccetta di profumo francese allietò il mio corpo. Mi vestii scrupolosamente. Il risultato era sbalorditivo. Una nobildonna francese in minigonna. Il finto neo sulla guancia dava un tocco di classe alla mia figura. Mi ammirai allo specchio. Culo alto e sodo. Gambe tornite. Tette perfettamente compatte e alte. Un corpo desiderabile. Un corpo per il quale qualunque maschio avrebbe perso la testa.
    
    Erano le 11.30. La luna nuova faceva precipitare la notte nel buio assoluto. Aprii la finestra della mia stanza. Se avessi tentato di scappare, sarei morta. Cocci di vetro, immersi nella dura calce della muratura, rendevano impossibile qualunque tentativo di fuga. L’ansare dei cani da guardia, giù nel parco, mi dissuase definitivamente dal tentare l’evasione. Entrarono. Le due “Infermiere” ...
    ... vestivano come me. Mi baciarono. Mi ritrovai le loro lingue saettanti in bocca. Bacio appassionato. Come da loro richiesta porsi i polsi. Mi legarono braccia in avanti. Scendemmo nella cripta. La zaffata degli aromi dei venti ceri mi diede subito alla testa. Su un piccolo altare, un enorme calice traboccava di sperma. Un’autentica ghigliottina dell’epoca della Rivoluzione Francese faceva bella mostra di se al centro dell’antro. Su un catafalco, un telo insanguinato ricopriva qualcosa di indefinito. Oltre a Don Antonino, Felipe e le due “infermiere”, erano presenti altri dieci uomini. Probabilmente i guardiani. Tutti erano nudi con il cazzo duro. Le due infermiere si erano tolte le gonne rimanendo in calze, reggicalze e tacchi. Il loro splendido corpo, ricoperto di un oleoso unguento, emanava profumi antichi. I possenti fisici dei maschi erano scossi da fremiti incontrollabili.
    
    Antonino prese la parola: “Benvenuta Reginella! In questa buia notte sarà completato il tuo ciclo di purificazione! Questa notte ultimeremo il rito che era stato interrotto nel 1793 durante il periodo del Terrore della Rivoluzione Francese! I nemici di Azazèl non potranno più gioire! Il nostro Dio, Signore e Padrone vincerà sugli ignavi! Da secoli attendevamo questo giorno e tu, Reginella, sarai il catalizzatore della nuova era del male!”
    
    Tutti urlarono, me compresa: “Azazèl! Azazèl! Azazèl!
    
    Continuò: “Un traditore ha cercato di impedire tutto ciò. Un traditore che è stato giustamente punito! ...
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