1. Omaggio a zio Renato - Sesta e ultima parte - Fine di un sogno


    Data: 17/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo la visita di Felipe, dormii ancora un po’. Mi entusiasmava l’idea di un paio di tette nuove di zecca e del trasferimento a Tijuana. Non capivo, però, se il mio Signore e Padrone Antonino ne fosse pienamente al corrente. La risposta non si fece attendere: la porta si spalancò di prepotenza e me lo trovai di fronte.
    
    “Svegliati troia! Cosa cazzo pensi di fare?” Non capii il significato della domanda.
    
    “Mi perdoni Padrone…. Non capisco a cosa si riferisce…. Cosa ho fatto?”
    
    Rispose: “Cosa hai fatto?!!! Felipe mi dice che sei d’accordo sull’andare con lui a Tijuana e sul farti le tette in una clinica messicana!! Ma con chi credi di avere a che fare?!! Sono IO che ti dico COSA FARE o NON FARE! Hai capito?”
    
    Mi misi in ginocchio sul lettone e dissi: “Signore… Io non ho fatto né detto nulla. Mi sono limitata ad ascoltare…” Il ceffone arrivò violento e mi fece ruzzolare giù dal letto.
    
    “Dovevi dire che prima deve parlare con ME! Capito!!? E magari ti piacerebbe andartene da qui. VERO?!!”
    
    Prima che potessi replicare, mi prese per il collo e, sollevandomi, mi scaraventò sul letto. Respiravo a fatica.
    
    Altri due ceffoni mi colpirono in pieno viso. La sua furia non si placava. “Adesso ci penso io con te! Hai bisogno di capire chi comanda!”. Un nuovo manrovescio mi fece quasi perdere i sensi. Godeva nel farmi male. Mi trascinò per le gambe, mi girò, e mi mise a pecorina. “Adesso ti violento puttana!!”.
    
    Gli orecchi mi ronzavano, la vista era annebbiata. Questo ...
    ... non mi impedì, però, di sentire i violenti schiaffi che colpivano le mie natiche. Il perizoma venne strappato brutalmente dal mio culo, ed Antonino si spogliò velocemente. Mi fu subito sopra. Violento come non mai, mi penetrò in un sol colpo.
    
    Urlava: “ Tu sei MIA! Capito?!! MIA!! Sei la mia schiava da monta! Capito?!!”
    
    Risposi urlando: “Si Padrone! Sono sua! Mio Dio! Mi fa male Signore!”. Il pugno nel costato mi fece capire che avevo detto una cosa sbagliata. “Ti faccio male?!! Tu non sai cosa significa FARE DEL MALE!”
    
    Questo non fece altro che far aumentare la sua animalesca eccitazione. Schiaffeggiandomi violentemente il culo, aumentò il ritmo della montata. Con colpi tremendi, sentivo la grande e dura nerchia entrarmi fino in fondo. “Ti faccio male vero? Dimmi che ti faccio male!”. Risposi che poteva fare tutto ciò che voleva. Risposi che non poteva smettere. Risposi che volevo il suo cazzone. Risposi che mi faceva male, ma doveva farmene di più. Era la pura e semplice verità. Ormai quel mix di sesso e violenza mi apparteneva. Non vedevo altro modo di farmi fottere dal mio maligno maschione. Non volevo tenerezza o amore. Non volevo gentilezze. Volevo solo sesso perverso e violento, dolorose e perfide inculate.
    
    Facendo affondare le dita nei miei fianchi, si produsse in un urlo raggelante. Non c’era nulla di umano in quel verso animale. Dopo una decina di colpi violentissimi, si fermò dentro di me bestemmiando e venendo. I potentissimi schizzi di sborra ebbero ...
«1234...13»