1. Una prima volta


    Data: 15/01/2023, Categorie: Etero Autore: quiora, Fonte: Annunci69

    ... quasi, col seno non più proteso ma rinchiuso tra le spalle, e con voce dolcissima, come non ti ho mai sentito, mi sussurri: “abbracciami...” Restiamo così, a lungo, io che ti avvolgo amorevolmente come per ripararti dal freddo che ti ha assalita, tu che mi accarezzi le braccia, le spalle, il collo.
    
    5. L'istinto
    
    La mia eccitazione era montata prepotente, come la tua, e non è certo svanita. E’ lì che reclama il suo momento di protagonismo, impertinente, in contrasto col mio voler essere protettivo, rilassante, avvolgente di dolcezza. E tu l’avverti, preme contro di te, inequivocabile. Per la prima volta il mio sesso è nella tua mano che l’ha cercato e ora lo sfiora, l’esplora, lo stringe. Il tuo sguardo torna nel mio, deciso, e non lo distogli. Mi dice che mi vuoi, subito. Mi accosto, ti schiudo, freno l’impazienza e ti penetro lentamente mentre la tua lingua penetra nella mia bocca e la mia nella tua, soffocando un gemito.
    
    La dolcezza lascia spazio ai nostri istinti animali. Ma il razionale lotta con le pulsioni, trova spazio nella tensione emotiva della prima volta, il contrasto agrodolce tra l’eccitazione della realizzazione di un incontro tanto fantasticato ed il timore di deludere, di non appagare come si vorrebbe, tra l’esibizione narcisistica delle proprie abilità e il timore di apparire troppo spudorati. Per abbassare la tensione ci si frena, si scambia qualche assaggio come tra schermitori, la ...
    ... spontaneità ne risente. “Ti piace così?” “Mi piace.. tutto...” ma si sa che non è così. Vorremmo indovinarla, quella posizione preferita, pur sapendo che se mai ci fosse non sarà sempre la stessa, né per me né per te, ne saremo sempre alla ricerca, come esploratori pronti ad immergersi nell’infinita profondità oscura del nostro desiderio che reclama nuova eccitazione, non sempre gli basta il ripetersi di quella già provata.
    
    Mi sali sopra, appoggiata a braccia tese sul mio petto come a volermi affossare nel letto. Mi possiedi imperiosamente squassando il pube contro il mio, affondi i tuoi colpi come se fossi tu ad avere il membro ed io la vagina. Buttiamo finalmente la maschera delle schermaglie e ci abbandoniamo all’istinto. Come ipnotizzato dalla tua passionalità che esplode seguo con le mani l’oscillare dei tuoi fianchi, il sobbalzare del tuo seno, sento il calore del tuo sesso gonfio di desiderio che mi avvolge e mi stringe, mi dà una sensazione di potenza, dominio e sottomissione al tempo stesso, vorrei durasse all’infinito mentre giunge all’epilogo. Il tuo bacino si muove su di me sempre più in fretta e con sempre più potenza, poi rallenta tra gli spasimi, ancora spinte profonde alternate da attimi d’immobilità che mi fanno assaporare le tue ultime contrazioni prima della spossatezza, del tuo gettarti giù abbandonata sul mio petto, ed ancora sentirti quasi implorare con voce dolcissima: “abbracciami...” 
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