Una prima volta
Data: 15/01/2023,
Categorie:
Etero
Autore: quiora, Fonte: Annunci69
... verso di me, mi guardi, è uno sguardo che mi entra dentro come una implorazione, mi chiede di non pensare, di fare ciò che voglio perché è quello che anche tu vuoi, ma devo farlo io, tu mi seguirai. La mia mano risale tra le tue cosce, le dita osano, scosto lo slip, ho il cuore in gola mentre esploro la tua intimità, mi dona un richiamo ancestrale, naturale ed esplicito, ma incantevole come il rinnovarsi di un miracolo: il desiderio di una donna che sgorga e le imperla il sesso, come la rugiada del mattino bagna i fili d’erba che attendono il sole.
4. L’abbraccio
Un raggio del tramonto trova varco tra le tende, bacia le tue palpebre chiuse mentre ti inarchi spingendo la nuca sul cuscino e ti allunghi spingendo il tuo pube contro la mia mano, aprendoti alla mia carezza sempre più invadente, spudorata. Le mie dita si muovono d’istinto, la mia mente è tesa a cogliere la tua reazione, scruto i movimenti delle labbra, lo schiudersi della bocca, mi avvicino per cogliere ogni tuo sospiro. Ti sento alternare spasmi di tensione ad attimi di rilassamento. Le tue mani scivolano lungo i fianchi, li premi e poi risali a liberare i seni dalle coppe, li protendi al mio bacio. Sento una tua spinta leggera ma imperiosa sulla testa, l’assecondo, abbandono il seno alle mani e le labbra seguono la strada che mi stai indicando.
La mia bocca si muove d’istinto come prima le dita, i miei sensi sono tutti dilatati a percepire i tuoi movimenti, il tuo gusto, il tuo profumo. Le mie mani ...
... continuano ad accarezzarti, a palparti, a scoprirti. Ho bisogno di avvolgerti, di sentirti fremere non solo il sesso, ma tutto il corpo, tutta. Vorrei avere dieci mani, cento dita, mille bocche. Vorrei penetrare nella tua mente come la mia lingua penetra nella tua intimità, farti sentire quanto la mia eccitazione sia esaltata dal tuo piacere, vorrei intuire dove tu voglia che io ti porti, ora.
Presto arriva la risposta. Le tue ginocchia si piegano e si allargano, le mani premono sulla mia testa, il bacino si muove spingendo e sfregando sulla mia lingua, sulla bocca, sul viso. Movimenti sempre più intensi e veloci, seguo il tuo ritmo. Mi cerchi le mani, intrecci le dita alle mie, le stringi piantandomi le unghie nella carne come a spronarmi a seguirti, a lanciarmi con te nel precipizio dell’abbandono, degli attimi in cui tutto esplode e acceca, a non abbandonarti proprio ora che stai per saltare gli ultimi ostacoli e volare, nel tremendo e attraente brivido del vuoto dove come in un sogno ci si scopre senza peso, e anziché schiantarsi si affonda nell’appagamento, soffice caldo benessere che tutto invade.
Mi sollevo lentamente e ti osservo, mentre il respiro tarda a calmarsi, il rossore ti imporpora. Pari risvegliata da un sogno, le palpebre si schiudono lentamente e fissi il soffitto. Ti sono accanto e ti guardo, anch’io immobile, incerto se distoglierti da quella fissità o restarne spettatore discreto. Mi togli d’imbarazzo quando ti giri sul fianco verso di me, ti rannicchi ...