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Il nuovo lavoro: escort di lusso!
Data: 15/01/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... roccia. “Ce l’hai di ferro”. Commentò lui, mentre serrava la mano sulla mia erezione e scendeva a leccarmi i coglioni. Decisi di distogliere lo sguardo e, chiusi gli occhi, reclinai la testa sul materasso per godermi la succhiata. “Non è il TUO pompino”. Mi ammonì subito l’istruttore. “È il SUO”. “Partecipa. Fagli pensare che ti piace”. Mi disse, guidando le mani sulla nuca del cliente. Gli afferrai la testa, affondai le dita tra i capelli argentati e mi piantai il cranio della scrofa tra le cosce. “Spingi forte”. Mi incitò Fausto mentre facevo oscillare il bacino e mi scopavo la bocca. Il vecchio aveva perso il senno. Mentre io gli martellavo le tonsille, lui allungava le braccia, mi afferrava i pettorali e faceva scivolare le dita tremanti su tutto il corpo, lungo le gambe, fino allo spazio dietro alle ginocchia. Fausto gli fece il cenno di fermarsi. “Mettiti a pecora”. Gli disse. Il maiale obbedì. La luce del sole riluceva sulle natiche. Mi sentivo incredibilmente potente. Il culo del vecchio era flaccido e cadente eppure il palo tra le mie cosce restava duro come il marmo. “Voglio che mi distruggi”. Disse mentre si passava la lingua sulle labbra con lascivia. “Ora mettiti in piedi”. Mi suggerì Fausto. “Piega le ginocchia e fagli sentire la cappella sul buco. Bravo, spennellaglielo. La regola è che il cliente non deve MAI farsi male. Lubrificalo con la saliva. Molta saliva! Ed entra con molta delicatezza … così.” “Aaaaah ...
... che toro!” Gemette Vittorio. “Resta dentro per un po'. Schiaffeggiagli il sedere. Con forza ma senza esagerare. Bene”. Proseguì. “E ora che il canale ha preso la forma del tuo uccello … lo senti che si è rilassato?” Annuii. “Ora scopalo con forza”. Attivai la pompa. Estraevo il bastone fino alla cappella e poi lo spingevo nuovamente dentro, con violenza. Contemplavo la minchia che affondava dentro a quel culo di settant’ anni senza perdere vigore. “Che portento!” Pensai. “Aaaah siii … siii ….”. Mugolava la bagascia. “Che bello … hai una trave enorme … montami, montami …” E intanto si segava fortissimo. “Sta venendo … lo vedi?” Disse Fausto. “Senti che lo sfintere ti sta risucchiando la nerchia?”. Feci un cenno col capo. “Chiedigli dove vuole che sborri”. “Dove me lo devo svuotare vacca?”. La guida sorrise compiaciuta. “Nel culo … AAAAAH … vienimi nel culo ti prego”. E mentre gemeva in modo scomposto si venne in mano e voltando il capo verso di me piantò i suoi profondi occhi blu dentro ai miei. “Questo è il momento più difficile”. Mi avvertì il compagno. “Devi essere veloce perché se dura troppo può fargli male o dargli fastidio”. “Prenditi dieci secondi solo per te …”. Mi suggerì. “Chiudi gli occhi e pensa a quello che vuoi … pensa alla fica della Signora ad esempio … l’hai messa a novanta sul cofano … è tua, te la stai sbattendo … Vai! Sfogati”. Feci come mi aveva detto lui, strinsi le dita sui fianchi di Vittorio e presi ...