Io e luca: una storia di sottomissione. i° episodio - il principio.
Data: 12/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
... dietro per farmelo drizzare…dai non rompere il cazzo...stiamo perdendo tempo inutilmente e c'è il rischio che tua madre salga....!
Ubbidii e, senza neanche poterlo toccare e vedere, sentii quel pitone appoggiarsi tra le mie chiappe.
Ero steso sul letto, Luca mi sovrastava con il suo corpo, sentivo il suo cazzo durissimo che ancora non avevo visto. Ad un tratto sento spingere la cappella dentro al mio culo. Erano attimi in cui non riuscivo a pensare a nulla, sentii solo un bruciore intenso mai sperimentato prima. Luca lentamente stava tentando di farsi strada dentro di me, incontrando la resistenza della mia verginità.
Io riuscii solo a dire: "fermo, mi fai male"
"te lo appizzo solo un attimo, non voglio incularti....!"
Il dolore aumentava sempre di più e con esso un senso di appagamento mai sperimentato fino ad allora.
Inspiegabilmente, dopo pochi istanti mi divincolai e riuscii a liberarmi dalla morsa, alzandomi in piedi. "Basta, altrimenti godo troppo!"
Una frase inspiegabile, grottesca che ancora oggi mi imbarazza averla pronunciata, eppure dissi proprio così. Il senso profondo di quella frase tuttavia, oggi, mi sembra chiaro. C'era tutta la mia irrefrenabile eccitazione per una situazione non solo inaspettata ma neanche ipotizzata e soprattutto l'enorme senso di colpa che mi attanagliava per essere entrato in una dimensione di omosessualità non più solo sognata ma vissuta entro confini di passività e sottomissione.
Tutto si era compiuto in pochi ...
... giorni, in un contesto quasi irreale, senza un confronto verbale ma solo aderendo supinamente alla forza di volontà di Luca, lasciandomi trascinare dai suoi gesti, dai suoi silenzi, manipolato da un ragazzino di 14 anni, di due anni più piccolo di me...
Il culo mi bruciava, non pensavo più a mia madre e alle sue amiche in giardino, la mia esistenza in quel momento era solo il cazzone di Luca, che finalmente avevo davanti a me, enorme, meraviglioso, durissimo. Finalmente potevo vederlo: non ho mai più visto un cazzo così bello e così grosso, per quanto abbia visto nella mia vita decine di cazzi!
Lui mi guardava con aria di sfida, aveva il costume abbassato fino ai piedi, una t-shirt bianca. Mi colpirono la scarsa peluria che aveva intorno al cazzo e che dipendeva dalla sua giovane età.
Finalmente mi lasciai guidare dall'istinto e presi l'iniziativa, senza parlare lo presi in mano e lo masturbai. Non so se fui all'altezza della situazione, era la prima volta che lo facevo. Senz'altro maneggiare quella cosa soprannaturale mi spronava a dare il meglio di me e d'altra parte dopo pochi minuti Luca disse "Aspetta così me ne vengo...andiamo al bagno"
Ubbidii e ci ritrovammo al bagno, con lui davanti al lavandino con la sua immagine riflessa nello specchio; io accanto a lui ripresi il mio lavoro di mano e dopo un istante schizzò una quantità enorme di sborra che finì nel lavandino, sulle pareti e, in parte sulla mia mano.
"Pulisci tutto e sbrighiamoci, potrebbe salire tua ...