1. Io e luca: una storia di sottomissione. i° episodio - il principio.


    Data: 12/01/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    Sono un avvocato romano di 58 anni, sposato, da sempre attratto sessualmente dagli uomini e con una spiccata predilezione per il sado-maso in tutte le sue declinazioni, preferibilmente in veste di sub ma anche, con appagante soddisfazione, in veste di dom.
    
    Quella che sto per raccontarvi è la storia della mia omosessualità e della sua evoluzione in chiave sado-maso; pertanto i fatti narrati sono realmente accaduti e si discostano dal contesto in cui si sono verificati solo per quanto riguarda i nomi dei protagonisti.
    
    Era l'estate del 1978, avevo 16 anni e, alla fine di agosto tornavo da una vacanza studio a Cambridge, nella località di mare dove la mia famiglia aveva una casa per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza prima di tornare al liceo.
    
    Ero un ragazzo di piacevole aspetto, più attratto dalle buone letture che dalla palestra e mi veniva riconosciuto un tratto di affabilità nel mio carattere, un'intelligenza con evidenti note introspettive, un approccio alla vita duttile e scanzonato che facevano di me un amico ricercato e ben voluto.
    
    Avevo avuto solo due brevi esperienze sentimentali con ragazze, nel corso delle quali non mi ero mai spinto oltre il petting.
    
    Dunque al ritorno da Cambridge, al mare, riprendo i contatti con gli amici della mia comitiva, ragazzi e ragazze più o meno miei coetanei, con i quali mi frequentavo solo durante le settimane estive di permanenza nella località dove trascorrevo le vacanze.
    
    Eravamo un gruppo di adolescenti che ...
    ... si affacciavano alla vita con i timori legati ad un contesto storico contrassegnato dal terrorismo (era l'anno del rapimento Moro) ma anche con la spensieratezza di chi sogna un futuro carico di promesse favorito da un ambiente agiato.
    
    Fino ad allora avevo solo avuto fantasie erotiche omosessuali ed ero terrorizzato dal viverle anche a causa di un'educazione cattolica ricevuta sia in famiglia che nella scuola che frequentavo, gestita dai gesuiti. Le mie fantasie avevano tratti dominanti di feticismo per i piedi maschili. Mi eccitava osservare i piedi degli uomini in spiaggia e, quando il fidanzato di mia sorella (un bellissimo studente di ingegneria di Ferrara) soggiornava per brevi periodi nella nostra casa di Roma, non perdevo occasione per compiere goffi gesti che determinassero un contatto con i suoi piedi, o per annusare le sue scarpe o i suoi calzini usati, in sua assenza.
    
    Tornato al mare, un amico mi riferisce che mentre ero in Inghilterra si era svolta una gara di cazzi tra alcuni dei ragazzi della comitiva che aveva visto vincitore incontrastato Luca, l'uomo che ha condizionato la mia vita sessuale e che ancora oggi è il fantasma erotica che mi tormenta. Vittoria ampiamente meritata direi visto che le dimensioni del suo cazzo erano 22 cm di lunghezza e 18 cm di circonferenza, tanto da meritargli il soprannome di "pitone".
    
    La notizia mi turbò anche perché Luca non aveva fino ad allora popolato le mie fantasie erotiche e, peraltro, non era tra gli amici che ...
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