Io e luca: una storia di sottomissione. i° episodio - il principio.
Data: 12/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
... ricerca di un posto appartato ma non fu facile; finalmente imboccai una strada sterrata in mezzo ad una fitta vegetazione.
Tra di noi era calato un silenzio imbarazzante e d'altra parte l'erezione di Luca e, ovviamente, la mia, non accennavano a cedere.
Quando individuai un punto particolarmente riparato, mentre guidavo, feci: "Comunque, a parte gli scherzi, non è possibile che tu abbia un cazzo così grande...è evidente che c'è un trucco".
"Quando te lo metterò in mano, vedrai che non scherzo....lo vuoi prendere in mano?"
"Si" e senza neanche scendere dalla vespa e spegnere il motore, senza voltarmi, mentre Luca era seduto sul sellino dietro me, allungai la mano cercando il cazzo di Luca che aveva tirato fuori dal costume.
Lo afferrai e credetti di impazzire per l'eccitazione. Non avevo mai toccato un cazzo fino ad allora ma quello di Luca era gigantesco e duro come il marmo. Istintivamente cominciai a masturbarlo ma dopo pochi istanti, con mia grande sorpresa Luca si alzò, si rimise il cazzo dentro il costume e mi disse. "lascia perdere e riaccompagnami a casa"
"Dai Luca ti prego, fatti fare una sega...." lo dissi senza dignità, quella dignità che con Luca non riconquistai mai più, con una disinvoltura che ancora oggi mi sorprende.
Luca risalì' sulla vespa dalla quale io non ero mai sceso e mi ripeté di portarlo a casa perché era molto caldo.
A distanza di quarantadue anni da quei momenti conservo ricordi nitidi dei fatti e delle mie emozioni ma ...
... davvero non riesco a riconoscermi. Non riesco per esempio a comprendere le mie reazioni, i miei silenzi, il mio comportamento in qualche modo infantile…in fondo avevo 16 anni.
Per esempio non riesco a comprendere perché non ho reagito al rifiuto di Luca di farsi masturbare da me, perché in silenzio ho proseguito con la vespa per accompagnare Luca a casa invece di insistere per fargli una sega e soprattutto per quale incomprensibile ragione, prima di riportarlo a casa, mi sono fermato a casa mia, chiedendogli di aspettarmi per strada, seduto sulla vespa, mentre io salivo al bagno a spararmi una sega liberatoria perché non resistevo più, mi mancava il fiato per l'eccitazione...E' chiaro che quando tornai da Luca, mettendo in moto per portarlo a casa, lui mi disse "ti sei fatto una sega eh....brutta checca?"
Mi ero esposto al suo scherno perché era evidente dal tempo trascorso al bagno che non avevo pisciato, ma d'altra parte perché rispondergli "No, ho pisciato!" e non mandarlo affanculo? Mi ero esposto al suo scherno e ciò che maggiormente conta, già in quelle prime battute del nostro rapporto, io mostravo un'arrendevolezza che evidentemente tracimava nella sottomissione.
Non poteva che essere chiaro agli occhi di Luca che io ero un sottomesso, senza dignità, da usare a suo piacimento. Mi ero consegnato nelle sue mani e ormai non potevo che affidarmi al suo volere.
I giorni che seguirono a quell'episodio, furono giorni di grande frustrazione per me. Pensavo in ...