Sedici anni - Capitolo 6
Data: 01/02/2018,
Categorie:
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... condiviso tanti segreti e ci conoscevamo così bene. Ma come potevo dirgli che la fortunata ragazza era un fortunato ragazzo? Non potevo dirglielo a meno che Alessandro non fosse d'accordo, non era giusto. Alberto era molto aperto, avrebbe capito? Il mio stomaco cominciò a torcersi ed annodarsi. Sapevo che se lo avessi detto ad Alberto è probabile che facesse un'altra domanda ed io non avevo idea di come avrebbe reagito alla risposta. Se avesse saputo che mi piacevano i ragazzi sarei stato costretto a dirgli che prima che incontrassi Alessandro, io ero innamorato di lui.
Sentii uno schiaffo sulla nuca ed il mio ciuffo mi cadde sugli occhi.
“Andiamo", disse energicamente Alessandro.
"Qui? Adesso?" Chiesi ghignando.
"Bastardo!", rise Alessandro.
Risalimmo sulla sua bicicletta, il suo piccolo sedere impertinente che mi torturava ancora una volta. Dovevamo fermarci a casa mia per prendere i soldi per la mia bicicletta e per una volta speravo che ci fosse qualcuno a casa. Ero rimasto sorpreso che non l’avessimo fatto a casa di Alessandro ma se la mia casa fosse stata vuota probabilmente non saremmo mai arrivati al negozio delle biciclette.
"Cosa stai pensando?" Chiesi.
“Wow bel tipo, sei più sexy che mai”, disse.
Mi avvicinai di più a lui e mi inclinai in per bisbigliare nel suo orecchio.
"Forza bello, cambiamo strada" dissi ghignando.
Si girò per guardarmi negli occhi e sorridere, le nostre facce erano a pochi centimetri. Restammo fermi per un ...
... secondo tentando con tutta la nostra forza di non allacciarci in un bacio profonda lì sulla strada. Poi i nostri sguardi si separarono e ci dirigemmo verso i boschi. Non dicemmo una parola mentre giravamo in un sentiero sterrato. Ci guardavamo intorno sorridendo felici di essere insieme. I suoi capelli brillavano al sole dell’estate, il suo occhi brillavano, i muscoli della schiena e delle spalle si contraevano quando si chinava sulle manopole della bicicletta.
Il sentiero si restrinse quando entrammo nel bosco, l’aria era fresca ma umida. Questo era andare in bicicletta per me, il vento tra i capelli ed i vestiti, volando lungo un sentiero tortuoso, su e giù per le colline, tra gli alberi. Era quasi un'esperienza religiosa per me, ancor meglio farlo col ragazzo che amavo. Ci inoltrammo tra i boschi allontanandoci sempre più dalla civiltà. Adrenalina pura attraversa le mie vene spingendomi ad andare sempre più veloce. Saltai un tronco caduto, ero stretto dagli alberi ed i rami mi frustavano le braccia, Alessandro mi seguiva da vicino. Più veloce, sempre più veloce, il bosco intorno a noi diventava sempre più fitto, il sentiero di fronte a me il mio unico scopo. Affrontammo una curva e spingemmo con forza sui pedali per raggiungere la maggior velocità possibile prima di arrivare alla collina.
Arrivammo in cima e scendemmo a precipizio sull’altro versante. Mi sentivo così vivo!
Arrivammo al fiume e crollammo sull’erba ridendo e cercando di riprendere fiato, i nostri cuori ...