La notte della perdizione - Racconti Erotici

La notte della perdizione

... per questo, per farmi scopare tutta la notte, per provare un piacere infinito, per donargli ogni angolo del mio corpo e sentirmi totalmente troia!

Finalmente !

Mi girai verso di lui che intanto aveva chiuso a chiave la porta ed ebbi la netta sensazione che questo mio pensiero lo avesse capito immediatamente. Si avvicinò piano, un metro e ottanta di forza e virilità, moro, duro quanto basta e innamorato del mio culo alto e sodo

Beh, neanche io sono poi male, un metro e settanta, snella, ben fatta, bel viso, profondi occhi castani e lunghi, bioccolosi capelli scuri, giovanissima (18) ma con una voglia di cazzo da far invidia a molte più esperte di me!

E lui lo sapeva e sapeva che ero venuta per questo motivo!

Mi spinge verso i divano e si sdraia sopra di me, i nostri corpi iniziano una danza fatta di strusciamenti, pressioni reciproche e carezze, mentre le nostre lingue si congiungono così come tra poco faranno i nostri sessi.

In pochissimo tempo i vestiti diventano di troppo e volano per terra. Sotto la spinta di un istinto animale guido la mia bocca sul suo cazzo ed in attimo lo faccio sparire tra le labbra. Non se lo aspettava e sento che uno spasmo lo percorre, mentre la sua verga sotto i tocchi della mia lingua diventa sempre più dura. E' come un serpente che scorre veloce sul suo cazzo, fermandosi ad assaporarne la punta, gonfia e violacea, il buchino da cui uscirà il caldo e dolce nettare. E poi circondarla tutta e farla scivolare nella mia bocca che ...

... si stringe attorno al suo membro, pompando e succhiando con foga.

Alzo lo sguardo e lo vedo perso tra i suoi gemiti ma appena sento che il suo cazzo inizia a contrarsi blocco con le mie dita la base per impedirgli di venire così in fretta. Intanto la mia lingua rallenta il ritmo per farlo calmare.

Non appena torna in sé riprendo il movimento di prima, ma questa volta non vuole farmi giocare da sola e mentre continuo a spompinarlo allunga le sue mani sulla mia figa e inizia a stimolarmi il clitoride. Non ha bisogno di eccitarmi, sono già aperta e bagnata, lui lo sa, ma le sue dita continuano a scorrere lungo le grandi labbra senza però penetrarmi ed è una tortura a cui non so resistere. Mi gira la testa e allora la mia bocca rallenta il ritmo mentre in quell’istante quattro dita spalancano la mia apertura che si stringe su di loro e inizia a pompare mentre altre due si infilano nel mio culo.

Non capisco più niente, la mia bocca continua a stimolare il suo cazzo mentre le sue dita aprono la mia figa e il mio sedere insieme. Lui mi guarda e continua a ripetermi che sono la sua troia, che solo una troia potrebbe essere così aperta e mi chiede quanti cazzi ho preso e quanti ancora ne voglio prendere.

Quando sente che sta per venire di nuovo si stacca e mi mette alla pecorina davanti a lui. Mi spalanca le gambe e rimane ad osservare la mia fessura bagnata e gonfia mentre io ormai senza ritegno lo imploro di sfondarmi subito. Invece si getta con la sua bocca sulla figa ...