1. Self Bondage


    Data: 11/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... reggiseno.
    
    Quando se lo toglie mi vergogno un po’, perché io sono quasi piatta, lei invece ha già allora un bel seno, una terza piena.
    
    Mi sdraio di nuovo sul letto, solo con gli slip addosso.
    
    Chiudo gli occhi: sento le sue mani sui miei fianchi, le sue unghie, poi mi attacca.
    
    Avrei voluto opporre più resistenza, ma cedo clamorosamente.
    
    Di qui a breve sarò nuda.
    
    Mi sfilo le mutandine come se fosse la cosa più naturale del mondo, ma dentro di me ho il cuore che batte a mille.
    
    Tocca a lei.
    
    Le faccio nuovamente il solletico sotto ai piedi e cede.
    
    Anche lei si spoglia.
    
    Sono di nuovo io sdraiata, per la prima volta nuda. Un po’ mi imbarazza che lo sia anche lei.
    
    Mi passa le mani sulla pancia, poi scende sulle cosce e, inspiegabilmente, mi tocca il pube.
    
    “Sei bagnata!”, mi dice con un po’ di sorpresa, ridendo.
    
    Io non so neppure perchè stia capitando, le dico una stupidaggine tipo che mi capita sempre quando mi tolgo le mutandine, ma sto morendo di imbarazzo, ed essere a gambe larghe davanti a lei non lo attenua.
    
    Lei continua a toccarmi le labbra.
    
    In quel momento, realizzo che mi piace.
    
    Ora, fossi stata un po’ più matura, probabilmente avrei gestito diversamente la cosa, ma in quel momento non so nulla del sesso, non so nulla delle sue implicazioni, so solo che quello mi piace, così la lascio fare.
    
    La lascio fare, le permetto di giocare con il mio clitoride combattuta tra il chiederle di smettere e sperare che continuasse, fino a ...
    ... quando, per la prima volta nella mia vita, vengo.
    
    Sono letteralmente travolta dal mio orgasmo, senza avere neppure la possibilità di mascherarlo, ansimando e raggomitolandomi per godermi in pieno l’esperienza.
    
    Cristina mi lascia godermi il momento, poi mi dice: “Dai, ora tocca a me!”.
    
    Si distende al mio posto, allargando le gambe e implicitamente chiedendomi di fare lo stesso.
    
    Me la sento?
    
    Lei lo ha appena fatto a me, cosa penserebbe se mi tirassi indietro?
    
    Penserebbe che sono una bambina stupida che non so gestire una cosa del genere, mentre lei l’ha fatto senza problemi.
    
    Ma, se vado avanti, allora significherà che sono lesbica?
    
    Penso a tutte queste cose mentre le metto una mano sulla vulva.
    
    Lei ha gli occhi chiusi ed è bagnata anche lei.
    
    La friziono per un paio di minuti, poi dalla finestra sentiamo le voci dei nostri genitori.
    
    Finisce in un lampo tutta la lussuria: in una frazione di secondo ci rivestiamo, e facciamo appena in tempo a tornare in cucina (entrambe senza intimo sotto, ovviamente) che entrano i miei.
    
    Non si accorgono di nulla, ma mi sono spesso chiesta cosa sarebbe successo non li avessimo sentiti e ci avessero soprese in quello stato.
    
    Non succede più nulla per tutta la vacanza e non ne parliamo più, anche se il nostro rapporto cambia.
    
    Diventiamo più intime; non in senso fisico ma come complicità.
    
    Da quel momento prendiamo a raccontarci i nostri pensieri, le nostra fantasie.
    
    L’unica fantasia che non le racconto è ...