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L'esame prima di natale
Data: 14/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... metto a pecora e me le spacco. A volte c’è pure qualche maiale che ci guarda da fuori … si spara una sega … alla gente piacciono le cose più strane … io non sono uno che si scandalizza troppo”. Dissi intenzionalmente. “Anzi, col pubblico m’arrapo pure di più!”. “È proprio ricchione”. Pensai, mentre lui, evidentemente arrapato, s’aggiustava il cazzo dentro ai calzoni. Era il momento di attaccare. “Senti”. Incalzai. “Riguardo alla proposta che t’ho fatto prima … sei proprio sicuro che non ne vuoi parlare? Centocinquanta non è poco … e comunque il prezzo è trattabile”. Aggiunsi, allargando le cosce sotto al volante e toccandomi l’uccello. Intorno a noi era completamente buio. La luna rischiarava la notte dietro la rete del campo da calcio. “Che dici Gianni … mi fermo così capiamo che possiamo fare?”. Dissi mentre gli mettevo una mano sulla gamba e parcheggiavo la macchina. “Forse è meglio che mi porti a casa …” Provò a protestare scarsamente convinto. “Tranquillo … tranquillo”. Obiettai e, prendendogli una mano me la portai tra le cosce, per fargli sentire il pacco gonfio sotto i jeans aderenti. Non pensavo che dietro il ragazzino sottile che, negli ultimi anni, s’era preso in silenzio i miei insulti si nascondesse una così gran puttana. Gianni mi sbottonò la patta con frenesia e si avventò sul mio uccellone molle. Allargai le braccia sopra al sedile e mi godetti la succhiata. Quel pompinaro aveva davvero una gran tecnica. Mi serrava la cappella ...
... tra le labbra e poi, con la potenza del risucchio, ingoiava quanta più minchia riusciva a mettersi in bocca. “Ahhhh … ne hai fatta di pratica eh?” Chiesi mentre l’odore dei primi succhi riempiva l’abitacolo. “MMMH … MMMMH …”. Si contorceva il maiale lucidando la mazza sempre più dura. “Che buono … buono …”. Mi abbassai i calzoni e gli ordinai di leccarmi i coglioni. Lui non se lo fece ripetere e, mentre la mano scorreva veloce sul cazzo pieno di saliva, la sua lingua mi puliva le palle. “Brava mignottona … brava … pure stavolta ti meriti trenta e lode all’orale”. Commentai estasiato. “Adesso però fila dietro”. Gli dissi levandomi i calzoni. Gianni guardò il mio uccello preoccupato. “È molto spesso”. Provò a protestare mentre si spogliava. “Che fisico da pensionato!”. Pensai. Non era grasso ma neppure tonico! Studiava troppo quel ragazzo. Avrebbe dovuto trascorrere più tempo in palestra e meno sui libri. “Ma poi l’esame chi me lo passa?” “Vai dietro gran-culo”. Ordinai mentre reclinavo il sedile e mi spostavo sopra di lui. Il maiale aveva il pesce duro come il marmo e pure bello grosso. Si mise a pecora e cominciò a segarselo come un forsennato. “C’hai proprio un bel buco”. Lo blandii e intanto mi sputai in una mano e gli infilai prima una e poi due dita dietro. Era stretto. Si vedeva che non ne passavano molti di treni in quella galleria. Affondai le dita, per massaggiargli la prostata e farlo rilassare. “AAAAH AAAAAH! Mi piace … mi piace ...