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L'esame prima di natale
Data: 14/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
“Bella Cì come va?”. La musica della discoteca era così alta che fui costretto ad urlare per richiamare l’attenzione del mio amico. “Oh Vincè … Grande Vincè”. Ciro era visibilmente su di giri. “Vié qua sul divano che rollo un cannone”. Disse, facendomi spazio. “Che è sta faccia?” Mi chiese mentre la lingua scivolava sulla cartina per sigillare la sigaretta. “È domenica, oh! Stai a un festone mica a un funerale.” “Domani ho l’esame, Cì. Finanza … Non so una minchia”. “E sticà?”. Rispose lui facendo spallucce. “Se ne parla dopo Natale. È vacanza oh. Usciamo tutte le sere, una passera a notte e a studiare ci pensiamo l’anno prossimo”. “Eh proprio quello è il problema” Risposi. “La fica”. “In che senso?”. Chiese Ciro. “Nadia”. Risposi sospirando. “Te la ricordi? Mora, occhi verdi, due poppe che manco l’Everest, cosce infinite?”. “Eh?” Annuì lui. “È un mese che la riempio di pesce. Me la pompo così forte che le si so gonfiate le zinne”. Affermai goliardico. “Embè? Allora che cazzo te ne fotte dell’esame?” “M’ha promesso Rai2 se la porto a Montecarlo a Capodanno”. “Rai2?” Ciro mi guardò interrogativo. “Eh Rai2 …” Conoscevo il mio amico da quando eravamo bambini ma ero ancora insofferente al ritardo con cui recepiva le informazioni importanti. “Il culo!”. “Grandeeeee …”. Disse lui euforico. “Avanti tutta, sdrumaglieloooo”. “Macchè”. Risposi dispiaciuto. “Mi servono mille carte per sistemà la cosa. Il viaggio, l’albergo … Non ce ...
... l’ho”. “Embè?” Fece lui. “C’è mamy no?”. “Lascia sta. Quella è una troiaaaa!” Risposi con rabbia. “Le ho spiegato l'urgenza … ovviamente sorvolando sulle intenzioni anali … m’ha risposto che non è un bancomat, che non faccio un esame da st’estate e che se non passo finanza non mi da manco più i soldi per la benzina … sto nella merda zi …”. “Aja …”. Commentò Ciro empatico. “Gran puttana tua madre”. “Eh …”. “Vabbè”. Proseguì lui. “Non tutto è perduto! Ti devi organizzà. Fatti passà l’esame!”. Concluse. “E da chi? Ti pare facile …” Ciro si guardò intorno e, infine, indicò un ragazzo molto esile che stava ordinando al bancone del bar. “Gianni Secchia!” Disse. “È una secchia di nome e di fatto. Quello sicuro sa tutto. Si fa pure le note.” “E quando m’aiuta … ?” Risposi irritato. “Non lo sai che so tre anni che lo sfotto? Lo chiamo Gianni Succhia da quando era ‘na matricola …”. “E sticà?” Rispose lui. “Tu pagalo!” Suggerì. “Cento euri per farti passà il test”. Era serio. “Oh … so affari … pensa a Rai2”. Aggiunse strabuzzando gli occhi per indicare che l’argomento era quello decisivo. Non avevo molte alternative. Mi lasciai convincere. “Ci provo …”. Dissi. E mi avviai al bancone. “Ciao bello”. Esordii sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Gianni mi guardò sorpreso. “Dici a me?”. “E a chi?” Risposi facendo l’occhiolino ed appoggiandogli un braccio sulle spalle. “Lui è ospite mio”. Urlai al barista. Gianni Secchia mi fissava incredulo. “Senti ...