1. Chiara Ricattata – Capitolo 2


    Data: 02/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: dierre, Fonte: RaccontiMilu

    ... vergogna, la sensazione di sentirmi sporca, una stupida, una traditrice, una debole.Poco dopo lui si alza va al frigo, prende delle bottiglie di acqua e una di vino bianco che avevo aperto per cucinare qualche giorno prima, riempie i bicchieri di acqua e me ne porge uno, dicendo di berlo tutto.Mi sento disidratata, lo bevo in un soffio, come il secondo ed il terzo– Su tu hai avuto il tuo pranzo, prepara qualche cosa per me, ho fame.Con difficoltà mi alzo, lentamente riprendo il controllo dei miei arti, inizio a preparare un piatto di pasta, mentre lui armeggia con il mio cellulare e con il mio portatile, non gli do peso anche perché sono ancora spossata e non riesco nemmeno a protestare quando mi ordina di bere altri bicchieri d’acqua.
    
    Guardo l’orologio e mi rendo conto che sono già quasi le 16.30 e mi dico che manca poco ormai lui è venuto e sarà stanco come me, così potrò chiudere questa storia dimenticarla, cancellarla dalla memoria, anzi cercherò un altro appartamento, in fin dei conti quello che è successo è dovuto anche ad un periodo di astinenza prolungato e che basterà cancellare tutto dalla mia mente.Gli porgo il piatto di pasta, lui mi porge questa volta il bicchiere di vino– Brindiamo al cornuto segaiolo mezzachecca… su in un fiato – lo prendo e bevo, scende velocemente, freddo, vedo che lo riempie un’altra volta – Brindo alla mia vacca da monta buon gustaia…. – lo riempi ancora finendo la bottiglia – Brindiamo alla troia che sei… – inizia a mangiare, con me ...
    ... al suo fianco, la sua mano che oscenamente massaggi i miei glutei insinuandosi, scendendo, infilandosi, bagnandosi dei miei umori, forzando il mio ano.Di solito l’alcool non mi da problemi, so controllarmi, ma ero a stomaco vuoto da ieri sera, poco dopo sento l’alcool manifestarsi, uno stimolo di andare in bagno per tutta quell’acqua bevuta, e la necessità di lavarmi sentendomi colare appiccicosa.Sto per allontanarmi ma mi tiene ferma– Per favore devo andare in bagno – artiglia un capezzolo e mi dice – Devi chiedere il permesso lo sai, sei proprio un’oca non impari niente… come prima quando mi hai supplicato di farti venire… dai che ci riesci – volevo sprofondare– Ti prego posso andare in bagno a fare la pipi e lavarmi – con una fragorosa risata ascolta la mia supplica, sposta il piatto avvicina il portatile davanti a lui, si alza gira la sedia, si appoggia sulla spalliera, tirandomi per il capezzolo senza abbandonare la presa con l’altra mano nelle mie intimità, mi mette tra se ed il computer
    
    – Non ora… è il momento che tu comprendi quello che sei… – e sullo schermo inizia una sequenza di foto di me, poi il filmato di quando sono al telefono, di quando rispondo alle sue domande e di quando sono devastata dal piacere.Sono incredula di quello che vedo, di quello che sento, mi sembra di vedere un filmato di un sito pornografico, stento a credere che possa aver risposto con così tanta sincerità a domande del genere, mi faccio schifo sembro veramente una puttana, è degradante, ...
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