1. Questo sono io - 6. uomo avvisato...


    Data: 02/01/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69

    ... viscere.
    
    Sgranai gli occhi e scossi la testa piagnucolando. “Fa male!” Gemetti lamentoso.
    
    “Fallo! Ancora!” Ripeté, sottolineando ogni parola con una spinta più potente della precedente. Ogni volta che entrava così in profondità una scossa mi attraversava la spina dorsale fino alla base del collo, lasciandomi senza fiato. Faceva male, si, e tanto, ma c’era anche qualcos’altro che mi faceva desiderare soltanto che non si fermasse mai.
    
    “No!” Sibilai a denti stretti, solo per infastidirlo.
    
    Come previsto, Marco espirò rumorosamente, e aumentò sia il ritmo che l’intensità delle bordate. Iniziò a far uscire quasi completamente il suo cazzone per rituffarsi subito dentro con violenza, senza lasciare al mio corpo il tempo di adattarsi.
    
    Riuscivo a stento a trattenermi dal gridare ad ogni affondo. Era diventata quasi una lotta, e non so per quale motivo ma non volevo dargli la soddisfazione di arrendermi a lui troppo in fretta. Serrai i denti, testardo, almeno finché non mi strinse più forte a sé e le sue dita ruvide sfiorarono i miei capezzoli.
    
    Gemetti all’istante, irrigidendo involontariamente ogni singolo muscolo.
    
    Alla fine, fu il mio stesso corpo a tradirmi, e appena anche lui se ne accorse ne approfittò senza pietà. “Sei finito!” Gongolò divertito al mio orecchio, e afferrò un capezzolo tra il pollice e l’indice iniziando a torcerlo rudemente mentre spingeva.
    
    Sospeso tra il dolore e il piacere, presto mi resi conto che resistergli sarebbe stato del tutto ...
    ... inutile. “Aspetta.” Lo supplicai. “Rallenta, così mi fai male...” Mi sembrava di essere diviso a metà ogni volta che il suo cazzo sprofondava dentro di me fino alle palle.
    
    “No!” Ridacchiò bisbigliando al mio orecchio e mi strinse ancora più forte a sé, senza accennare a darmi tregua.
    
    Mi sembrava di morire. Mentre mi scopava le mani di Marco vagavano sul mio petto, sul collo e sullo stomaco, accarezzando, spremendo e strizzando ogni centimetro della mia pelle. Il calore che sentivo nel ventre stava diventando sempre più intenso, espandendosi verso le palle e il mio cazzo duro come la roccia. Se solo mi avesse permesso di toccarmi sarei esploso in meno di un secondo.
    
    “Ci siamo quasi.” Ansimò.
    
    Avvertivo il suo cazzo pulsare dentro di me. Ogni spinta mi causava ripetute scariche di dolore e piacere inestricabilmente intrecciati insieme, avvicinandomi sempre di più al limite. “Non ce la faccio più…” Provai ad avvertirlo senza fiato.
    
    Non sapevo nemmeno se mi avesse sentito fino a che le sue dita non strinsero il mio cazzo. “Ecco, adesso!” Grugnì assestando una serie di bordate feroci e allo stesso tempo iniziò a masturbarmi.
    
    “Oh, cazzo!” Gridai. L’orgasmo fu devastante. Schizzai uno scoppio dopo l’altro al ritmo imposto dalla sua mano, non sapevo di poter venire così tanto. Anche Marco ululò nello stesso momento, e sentii il suo cazzo contrarsi ripetutamente mentre mi riempiva schizzo dopo schizzo.
    
    Mi sentivo debole, mi faceva male ogni singolo muscolo del corpo e ...
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