Il Reverendo - Seconda parte -
Data: 28/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
... baciando prima l’anello cardinalizio e poi le mani dell’Abate. Si profuse in frasi di benvenuto e li fece entrare. “Il mio autista alloggerà nell’albergo del paese, Reverendo! Non vogliamo procurarle ulteriore disturbo!” disse il cardinale.
Il prete, li ringraziò per la visita e li fece accomodare in cucina dove io attendevo.
Entrarono e mi guardarono con interesse. La veste corale cardinalizia era di un rosso fuoco, e la persona che la indossava diffondeva intorno a se un meraviglioso mistico potere. Sulla sessantina, non molto alto ma grosso, era curato in ogni particolare del suo essere. L’altro, l’Abate, sulla quarantina, vestiva solamente un misero saio cinto alla vita da un vecchio cordiglio. Tutti e due portavano la barba. Baciai devotamente le mani dei due religiosi mentre il Reverendo versava gli aperitivi. “Eminenze! Va bene Campari soda con prosecco?” “Certo!” risposero all’unisono. “Lo faccia pure doppio per tutti e due Reverendo! Questo ci farà mettere a nostro agio!”. Brindammo. Il doppio aperitivo fu fatto per tutti. Anche per me. Mi faceva girare la testa, però mi sentivo più rilassata e più forte.
“Allora!” disse l’alto prelato. “Questo bel ragazzo è qui con noi finalmente!” “Proprio un bel ragazzo!” fece eco il frate. “E così tu suoni la chitarra vero?”. Risposi affermativamente. Il cardinale fissandomi serio negli occhi disse: ”Ma preferisci la chitarra oppure il flauto?”. Tutti e tre scoppiarono a ridere sguaiatamente.
Risposi che tutti “gli ...
... strumenti” messi a disposizione dal buon Dio servivano a glorificarlo.
Lo sguardo dei tre era eccitato. “Bella risposta..” disse il cardinale. “Vedo che comprendi molto bene…”.
Dopo un altro aperitivo, l’atmosfera era allegra.
“Prima di mangiare, signori, Reginella ha una sorpresa per voi” disse il Reverendo.
“Voi servitevi pure ancora da bere e noi torniamo tra poco”. E con fare molto autoritario comandò: “Forza! Svelta! Muoviti!”.
Lo seguii ed entrammo in un’ampia stanza da letto. Non era quella della volta precedente. Era arredata con gusto e l’illuminazione era data da lampade esclusivamente rosse. Un enorme letto troneggiava nel centro della camera. Il Reverendo, aperto un grande armadio, tirò fuori dei meravigliosi abitini. “Scelgo io” disse.
“Ti sei lavata bene vero?” Risposi che l’avevo fatto con molta attenzione e scrupolosità.
Mi fece spogliare. Mi porse delle splendide calze autoreggenti nere, un minuscolo perizoma e delle fantastiche scarpe con un tacco altissimo. Iniziò a truccarmi. Lo fece molto bene: fondotinta, eyeliner, ombretto e labbra rosso fuoco. Indossai una vertiginosa minigonna che lasciava semiscoperto il mio bel culo sodo. Il top, anch’esso nero, lasciava scoperta la pancia. La parrucca nera a caschetto mi piaceva molto. Mi fece indossare orecchini collana e braccialetti di mediocre bigiotteria. Le unghie finte, lunghe e rosse, completarono l’opera. Mi ordinò poi di abbondare con un profumo da puttana. Obbedii. Poi, presami la ...