Il Reverendo - Seconda parte -
Data: 28/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
Il Reverendo non si fece attendere a lungo.
Una settimana dopo i fatti narrati, tornando a casa dopo aver giocato con gli amici, trovai mia madre raggiante: “Guarda chi è venuto a trovarci! Il nostro amato parroco! Ti deve parlare di una cosa bellissima!”. Il Reverendo sedeva imponente in salotto. Solita tonaca sdrucita e solito odore di stantìo. Mi salutò con gioia e io feci altrettanto.
Un brivido di eccitazione si era impossessato di me. Mia madre se ne accorse: “Che hai caro? Stai male?”.
Risposi che probabilmente avevo corso un po’ troppo e che mi sentivo stanco.
Il Reverendo mi fissava. Conoscevo quello sguardo pieno di desiderio. Si accomodò meglio sul divano per evitare che il notevole rigonfiamento al basso ventre fosse notato da mia madre. Parlò: “Come ho già detto a tua madre, mi piacerebbe che tu suonassi la chitarra in chiesa durante le celebrazioni. So che sei bravo, ma prima di darti una conferma definitiva, vorrei che ti ascoltassero due persone della Curia. Sai, non sta a me decidere”.
Mia madre assentiva emozionata.
Riprese: “Questa sera queste due persone si fermano da me, e vorrei che ci fossi anche tu. Faremo sicuramente tardi, per cui puoi fermarti a dormire in canonica. Tua madre deve essere d’accordo naturalmente…”
Mia madre, al settimo cielo, rispose: “Ma certo che sono d’accordo Reverendo! Ci mancherebbe! Mio figlio sarà sicuramente felice di esibirsi davanti a tre santi uomini! Vero tesoro?” E poi… suonare in Chiesa! E’ ...
... meraviglioso!”
Venni preso da una strana smania. La voce mi tremava un po’. Notai lo sguardo del religioso percorrere il mio corpo dall’alto verso il basso. Notai un fulmine perverso nel suo sguardo lascivo.
Risposi che sarei stato felice di incontrare quelle persone e di esibirmi per loro.
Il Reverendo tracannò di un fiato il bicchiere di grappa gentilmente offerto da mia madre e si congedò: “Bene allora! Ora sono le 17. Ti aspetto per le 20. Va bene? Mangeremo tutti assieme. Per la chitarra, userai la mia, se ti va”. Risposi che andava bene.
Mia madre baciò devotamente la grassoccia e sudata mano del prete e io feci altrettanto.
Quando se ne fu andato, mia madre era al settimo cielo: “Hai sentito? Non è meraviglioso? Tu, mio figlio, suonerai in chiesa! Non mi deluderai vero? Sarai all’altezza?”
Io, abituato a suonare da anni pezzi dei Led Zeppelin, Deep Purple e Pink Floyd, la rassicurai: “Ma si mammina! Non c’è nulla di difficile nel suonare canzoni di Chiesa!”
“Bene! Tuo padre ne sarà felicissimo! Dio! Non sto nella pelle! Non vedo l’ora di dirglielo! Finalmente farai una cosa di cui andare fiero! Ma che hai? Non sei felice? E poi, il Reverendo è proprio un sant’uomo! Una persona eccezionalmente capace!” Pensavo la stessa cosa, ma non lo dissi. Pensavo che il maiale, era veramente un gran inculatore dotato di un magnifico cazzo.
Pensai che non vedevo l’ora di stare solo con lui. Mi aveva stregato. Da una settimana pensavo a lui continuamente. Mi aveva ...