Il Reverendo - Seconda parte -
Data: 28/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
... mano, mi accompagnò davanti ad un enorme specchio. Quello che vidi mi fece eccitare. Ero una magnifica troia! La mia bellezza mi faceva girare la testa. Mi avvicinò a se brutalmente. Le sue mani sui miei glutei erano morse d’acciaio. Sentii la potente nerchia rizzarsi… Si fermò. Disse: “Porcoddio.. che cazzo di dolce puttanella sei?” Andiamo dagli altri…..forza!”
La mia entrata in sala da pranzo fu a dir poco fantastica. Gli sguardi carichi di eccitazione mi facevano sentire desiderata e femmina. I due religiosi erano chiaramente ubriachi.
“Reginella!” disse il Cardinale. “Sei uno splendore! Non ho mai visto un pezzo di fica come te, tesoro…!”
Poi, rivolto al Reverendo: “Finalmente della buona carne fresca! Penso proprio che sarà una notte lunga e impegnativa!”. Anche l’Abate, scosso da fremiti, mi guardava con voluttà. Il Cardinale, con fare cerimonioso scostò la sedia dal tavolo per farmi accomodare. Il Reverendo però intervenne: “No Eminenza… Reginella servirà in tavola. Sei d’accordo, vero tesoro?” disse minaccioso. Annuii a malavoglia. Non mi aspettavo di fare la serva.
“Accomodatevi signori miei!” disse il Reverendo. “Forza Tesoro! Comincia a servire!”
Mi prodigai nel riempire i piatti con i primi. Mentre servivo gli uomini di Chiesa, sentivo distintamente il loro respiro affannoso mentre ammiravano il mio meraviglioso culetto. Spesso le loro mani lo accarezzavano vogliose. Spesso sentivo il loro dito medio ripassarmi il buco del culo facendolo ...
... fremere.
Il frate mi porse un flut con dell’ottimo vino e mi disse di bere. Obbedii. Lo tracannai tutto di un fiato e lui, immediatamente dopo, lo riempì nuovamente. Mangiarono poco e bevvero molto. Il Cardinale chiese un posacenere. Lo trovai su un tavolino vicino al caminetto e glielo porsi. Il prelato accese una strana e lunga sigaretta ed aspirò voglioso. La passò poi agli altri. Il Reverendo la porse quindi a me: “Prova tesoro! Questa ti farà sentire al settimo cielo!”. Titubante aspirai tossendo forte e suscitando l’ilarità dei presenti. “Mai fumato? Vedrai che ti piacerà! Ti sembrerà di essere fuori dal tuo corpo…”. Non so cosa fumai. So solo che subito dopo, ero completamente libera da inibizioni e ridevo. Ridevo come ride una puttanella desiderosa di cazzi.
Il Reverendo, presa una forchetta, la lasciò cadere sotto il tavolo. “Reginella! Raccoglila! Forza! Svelta!”
Mi accucciai sotto il desco. La forchetta era lontana da me, per cui carponi, scivolai tra le gambe dei commensali.
Con meraviglia, notai che tutte e tre le tonache erano sollevate. Tre magnifici uccelli svettavano perfettamente eretti e scappellati. Seguii la scala gerarchica. Il primo, quello del Cardinale, non era eccessivamente lungo; ma era enormemente largo. Se devo dare una definizione: duro e largo. Una nerchia da monta. Devotamente cominciai a far scorrere la mia delicata manina lungo l’asta. Il cazzone aumentò ancora in dimensioni. Con la coda dell’occhio vedevo gli altri due toccarsi e ...