1. Il regalo dei miei bulli parte 2


    Data: 27/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... Quest’ultimo prova a trattenerla ma poi è costretto quasi a sputarla. Se ne fa per allontanarsi, ma io lo afferro per il braccio, lo tiro a me e lo bacio in bocca con passione, assaporando la mia stessa sborra.
    
    Lui è un po' esterrefatto ma risponde, piuttosto coinvolto, poi si stacca dalla mia bocca e bacia anche Alberto, prima di stendersi al nostro fianco e gustarsi la parte conclusiva della nostra scopata.
    
    Io e Alberto siamo scatenati, io lo afferro per la schiena e ne ribalto la posizione, gli salgo sopra e inizio a cavalcarlo a mille. Mi poggio con i piedi sul materasso e gli saltello sopra, lui viene su col bacino cercando praticamente di arrivarmi fino all’intestino col cazzo, intanto mi schiaffeggia le chiappe. Lo vedo al culmine, quasi non respira più per lo sforzo, alza lo sguardo al cielo, io capisco che sta venendo e cerco la sua bocca, subito. Lui mi sborra totalmente nel culo. Restiamo tutti e tre sul letto, stesi, per almeno cinque minuti a coccolarci.
    
    Alberto, prima di alzarsi, però, rimprovera Vesim con decisione:
    
    “La prossima volta vedi di lavarti prima di venire, che puzzi da fare schifo” gli dice, umiliandolo davanti a me. Vesim abbassa lo sguardo. Una parte di me prova soddisfazione per questa umiliazione ma stranamente, stavolta, prevale la parte sensibile di me nei suoi confronti, così appena Alberto esce dalla stanza, mi avvicino a lui, gli accarezzo il sedere e gli dico di non prendersela. Tutti e tre, facciamo una rapida sosta nel ...
    ... bagno della mansarda e ci diamo una pulitina alle parti intime.
    
    Tornati in salone, gli altri tre si sono rivestiti e stanno fumando sul divano e sulla poltrona una canna. Alberto va deciso verso la mia roba e prende nuovamente i miei boxer, abbinati ai miei calzini.
    
    “Eh no dai, ancora?” gli dico io.
    
    “Eddai su, che te ne frega. Scambiamoceli, è eccitante”.
    
    Pur non condividendo molto la cosa, sono costretto a infilarmi i suoi slip e i suoi calzini, per poi rivestirmi lentamente. Alberto si finisce di fumare la loro canna, mentre io e Vesim restiamo in disparte, un po' imbarazzati per la situazione.
    
    Alla fine, Alberto mi dice che sarà Pietro a riportarmi a casa mentre Vesim tornerà con Enea poiché lui e Leo hanno un impegno con la ragazza di quest’ultimo che fa il compleanno a mezzanotte.
    
    Non sono particolarmente contento di andare in macchina con Pietro ma mi devo adeguare. Fino a circa un anno prima, quasi neanche lo salutavo. Nella mia stupidità, pensavo che se avessi salutato davanti a tutti un gay dichiarato, la gente avrebbe potuto pensare che fossi gay anche io.
    
    Poi, successivamente, ho capito che è l’esatto contrario. Mostrarmi omofobo, disturbato dalla sua presenza e evitare di salutarlo, può far pensare l’opposto.
    
    Io e Pietro non siamo mai stati amici, ma lui devo dire che mi ha sempre salutato e trattato con rispetto, anche nel periodo in cui lo evitavo. Probabilmente, dentro di sé, credo sapesse della mia sessualità e avesse dato una spiegazione ...
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