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Nei panni di Loana - Lusty Pepper, I episodio
Data: 22/12/2022, Categorie: Etero Autore: Beinhorn, Fonte: EroticiRacconti
... Soddisfatto dell’impresa si sentì forse Napoleone a Borodino tanto che iniziò ad assestare colpi da indemoniato. – Che culo, uomini, che culo stretto. Mi sta risucchiando – urlò in uno dei molteplici stantuffi. Insomma: chi più, chi meno, chi guidato da un egoistico piacere, chi limitato dalle dimensioni del proprio palo, godettero tutti di tutti gli orifizi della nostra bella avventuriera. La quale, dal canto suo, aveva, sì, provato piacere, ma anche iniziava a dare segni di stanchezza e di noia. Mezz’ora di attività fisica poteva bastare per quel giorno. Proprio per terminare nel migliore dei modi e con la soddisfazione di tutti si divincolò e si mise in ginocchio incitando i militi a svuotare il proprio nettare sul suo volto con la promessa che la notte sarebbe stata ancora lunga e si sarebbe concessa ad ognuno ancora e ancora. I baldi non aspettavano altro. Menando e grugnendo come un quintetto depravato dedito a canti gregoriani i cazzi eruttarono il loro seme quasi in contemporanea. Schizzi che atterrarono sulla pelle liscia e un po’ martoriata di Lusty. Una vera e propria innaffiata di sperma Proprio mentre le verghe sussultavano gli ultimi fiotti ne diede una lappata ad ognuna. Gli uomini, occhi socchiusi o rivoltati dal godimento, assaporavano quell’estatico attimo con trasporto. E ciò fu loro fatale, purtroppo. Bastò davvero un attimo. Lesta la nostra si scansò, raggiunse la vicina borsa e ne estrasse una vigorosa Colt. Le smorfie ...
... dell’orgasmo fecero appena in tempo a trasformarsi in stupore. Durò una frazione di secondo. La canna sputò fiamme e piombo. cinque colpi in rapida sequenza. La pistola rispose alla pressione del grilletto senza tentennamenti. I proiettili, data la breve distanza, trapassarono i crani proiettando brandelli di materia biancastra e fiotti di sangue tutto intorno. I cinque corpi si afflosciarono a terra. Lusty non perse altro tempo. Si rivestì in fretta, concentrata sul da farsi. Un colpo con il calcio della pistola alla radio. Aveva ancora un colpo in canna e non aveva voglia di cercare le chiavi delle celle. Corse rapida nel corridoio. –Woland. – Urlò. Sentì rispondere. – Woland, – ripetè. – Woland sei qui? – Disse concitata di fronte ad una pesante porta. – Sì. Lusty? – Chiese di rimando una voce maschile da dentro. Un colpo di pistola con decisione contro il chiavistello che saltò in decine di schegge. Pochi minuti dopo l'auto partì a gran velocità dal piazzale, sbandando sul treno posteriore. – Non mi dire che quella roba secca sulla faccia è…? – Chiese quasi divertito Woland mentre ingoiava un sorso di cognac da una piccola fiasca che la ragazza le aveva consegnato dopo la liberazione. – Sperma, sì. – Lo interruppe, – ma anche un semplice grazie sarebbe andato bene, dannata testa di cazzo. Mi hai fatta spaventare. Ora, zitto e lasciami guidare. Dobbiamo lasciare al più presto questa merda di paese. Lusty gli fece un ampio sorriso premendo tutto il pedale ...