IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... corta ed un ombelico peloso ben esposto, suonava la fisarmonica.
Ci accomodammo in questo lussuoso ristorante, sedendo ad un tavolo elegantemente apparecchiato. Mi piacque subito, e dentro me mi dissi “Giulia, vedi di non farci troppo l’abitudine!”. Battute a parte, quello sfarzo certo non mi impressionava; la mia famiglia era economicamente agiata e tante cose per me non rappresentavano un traguardo. Per contro, i miei genitori, sono sempre state persone modeste e questa qualità me l’avevano trasmessa.
Il lusso, per scelta, non rientrava nelle nostre abitudini.
Ordinammo e cenammo.
Passammo una piacevolissima serata, sorseggiando un ottimo Chianti che ci accompagnò per tutta la cena e del Passito di Pantelleria con il dolce.
Parlammo di tutto.
Mi raccontò che aveva un figlio, che era separato e che tornava nei week end per stare con lui. A volte anche il mercoledì.
Mentre raccontava queste cose mi pareva di spulciare la lista della spesa; ad ogni sua affermazione corrispondeva uno spunto nella lista.
Quando cercò di glissare sulla sua compagna, io infierii, con domande specifiche; lui, prima tergiversò e poi si mise a raccontare.
Mi disse che era una nostra collega con la quale aveva lavorato insieme qualche tempo prima. Si erano piaciuti ma lei aveva una relazione sentimentale con un’altra persona e pertanto soprassedettero. Poi in quell’occasione, si erano rincontrati e lei si mostrò disponibile in quanto era diventata libera, aveva ...
... troncato quel rapporto. Continuò dicendo che alla fine tra loro c’era solo una grande attrazione fisica ed ora si erano lasciati.
Ma che bella storia del cazzo, pensai.
Sul fatto dell’attrazione fisica, ci poteva anche stare, ma la storiella del fidanzato che aveva intralciato il loro approccio iniziale e poi lei se ne era sbarazzata per poter tranquillamente scopare con lui, beh, se la poteva anche risparmiare.
Come se io non fossi lì a spiarlo e sentirlo.
Come se lui non sapesse che io origliavo.
Come se si fosse dimenticato che mi sentiva ansimare e godere.
Gli risi in faccia!
Ma di gusto.
Sarà stata l’euforia del vino, la confidenza che ormai aveva superato i livelli della decenza che gli dissi, spingendolo leggermente con la mano “Ma non mi prendere per il culo!”
Si mise a ridere anche lui. Poi avvicinandosi a me, infilò la mano sotto il tavolo e toccandomi le gambe partendo dal ginocchio e risalendo su fino al mio inguine, mi disse a bassa voce “Ti sentivo godere dall’altra parte del muro”.
Io allungai la mia mano sul suo pacco e gli dissi scoppiando a ridergli in faccia per la seconda volta “Ti sentivo scopare dall’altra parte del muro; ho anche pensato che una notte o l’altra, a furia di colpi, vi avrei trovati entrambi nel mio letto!”.
Scoppiò a ridere anche lui.
Sempre a voce bassa, riavvicinando la sua bocca al mio orecchio inumidendomelo con le sue labbra, ed affondando la sua mano in mezzo alle mie gambe che aprii leggermente per ...