1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    IL TUTOR
    
    Capitolo I.
    
    La vita offre sempre diverse opportunità.
    
    Molti credono nel destino, nel fato.
    
    Io credevo nelle scelte.
    
    La mia teoria si basava sul fatto che ogni individuo, privo di impedimenti fisici o mentali, nella vita, potesse avere tutte le opportunità; doveva solo coglierle, viverle e subirne le conseguenze, positive o negative, quali esse fossero.
    
    Travolta dagli eventi, ho dovuto rivalutare questa mia teoria, poiché le scelte a volte non ci accorgiamo nemmeno di farle, le subiamo.
    
    Io, Giulia, ingegnere informatico, racconto questo spaccato di vita, la mia, che ha segnato e cambiato profondamente il corso dei miei presunti eventi, quelli che credevo di poter gestire con delle scelte e che ora, mi vien da pensare, fossero invece fatti predestinati, difficilmente controllabili e gestibili.
    
    Scelte? Opportunità? Fatalità?
    
    A questo punto sono ancora molto confusa.
    
    Mi laureai precocemente, a pieni voti, e subito venni chiamata da una multinazionale che mi assunse. Mi trovai subito bene con loro, venni seguita da competenti professionisti per specializzarmi nello studio e nella ricerca di nuovi obbiettivi del settore informatico.
    
    Furono tempi bellissimi, di appassionato studio affiancato da una stimolante pratica; mi resi immediatamente conto che le nozioni acquisite duranti gli anni, da sole, non erano sufficienti a fare nulla. L’applicazione nel mondo del lavoro, mi fece apprezzare il fascino della ricerca, facendomi sognare lo ...
    ... sbarco verso nuovi confini e nuove realtà.
    
    Dopo un paio di anni, la direzione generale mi incaricò di seguire lo sviluppo di un nuovo progetto, presso un’azienda affiliata. Ritenevano che io fossi già adeguatamente preparata e competente per questo incarico.
    
    Non avrei operato in completa autonomia, sarei stata affiancata e seguita da un Tutor, posto a capo del progetto presso la stessa azienda.
    
    Ero contenta; un lavoro di ricerca, la mia specializzazione.
    
    L’unico neo di questo felice evento era la distanza che intercorreva tra la nuova destinazione e la mia dimora.
    
    Distavano circa di ottocento chilometri e pertanto avrei necessariamente dovuto traferirmi, anche se temporaneamente, nei paraggi di questa azienda; dovetti entrare nell’idea di vivere il mio prossimo futuro in un alloggio pro-tempore, limitrofo al mio nuovo posto di lavoro, che, fortunatamente, questa società mi avrebbe messo a disposizione. Almeno non avrei dovuto perdere del tempo a cercarmi un appartamento!
    
    Ciò significava distaccarmi dai miei luoghi, dalle mie abitudini e soprattutto dai miei affetti, rappresentati da poche amicizie che rallegravano i miei fine settimana. Questo mi rattristava.
    
    La mia vita sociale mi dava poco ma a quel poco tenevo tantissimo!
    
    Per quanto tutti dicessero che ero una gran bella ragazza, io mi sentivo come un piccolo topolino di biblioteca, condizione che aveva modellato e delineato il mio carattere, chiuso e schivo.
    
    Una piccola Cenerentola che, aldilà dei ...
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